Le riviste dell'informazione
- Bollettino LSDI
- British Journalism Review
- Columbia Journalism Review
- Comunicatori & Comunicazione
- Cuadernos des Periodistas
- Digital Journalism
- Etudes de communication
- Image of the Journalist in Popular Culture Journal
- International Journal of Press Politics
- Journal of Computer-Mediated Communication
- Journalism
- Journalism Practice
- Journalism Studies
- Key4biz.it
- Le Temps des médias
- Les Cahiers du Journalisme
- Media2000
- Mediascape Journal
- Nieman Reports
- Prima comunicazione
- Problemi dell'informazione
- Tabloid
12 febbraio 2011
Il ruolo sociale dei giornali
Quello della carta stampata è un vecchio mondo che muore. Non perché i giornali come istituzione siano destinati necessariamente ad estinguersi. Questo il tema principale del libro di Enrico Pedemonte, trattato dall’autore con un pizzico di pessimismo. Non manca però qualche spiraglio di luce che incoraggia il dibattito su un tema fondamentale per il futuro, non solo della stampa, ma della democrazia.
Enrico Pedemonte, corrispondente da New York per "L’Espresso" dal 2002 al 2008, non scrive questo libro-inchiesta per azzardare previsioni sul futuro dei giornali, il suo scopo è tentare di interpretare ciò che sta avvenendo nel mondo della carta stampata e indicare alcuni possibili percorsi per fronteggiare il drastico calo delle vendite, la cui causa principale viene individuata nella perdita di centralità sociale delle vecchie testate, centralità che sta migrando verso il web. L’autore infatti imputa alla rete la responsabilità principale del progressivo calo dei lettori dei quotidiani ma si interroga su quali siano i siti internet che stanno rispondendo ai bisogni delle comunità. Secondo le statistiche gli italiani trascorrono in media 29 ore al mese in rete e dedicano soltanto 53 minuti all’informazione online. A rubare lettori ai giornali cartacei non sarebbero dunque le news gratuite disponibili sul web ma i social network, i siti di compravendita sul modello di Craigslist oppure siti come Wikipedia.
Pedemonte va oltre al puro aspetto economico della questione, sottolineando l’importanza che il giornalismo riveste per la sopravvivenza della democrazia, in quanto assolve due funzioni basilari: in prima istanza è strumento di controllo del potere (giornalismo investigativo) ed in seconda istanza è un servizio pubblico e crocevia di relazioni sociali (giornalismo locale). L’autore delinea così il paradosso alla base del giornalismo contemporaneo: storicamente il giornalismo investigativo, molto costoso, veniva finanziato grazie al lavoro dell’esperto di gossip o del cronista sportivo, sezioni che stanno perdendo la loro storica funzione sociale a causa del sopraggiungere di siti specializzati nei vari settori. Il modello di giornale generalista, che vive sulla pubblicità e sulle piccole inserzioni, è destinato a cedere il passo alle nuove forme ipertestuali del web. La pubblicità migra verso i siti specializzati che possono offrire agli inserzionisti nicchie scelte di pubblico. Vengono così a mancare le premesse economiche che hanno sostenuto fino a oggi il giornalismo di qualità.
Pedemonte fonda le sue analisi più sui dati americani e britannici che su quelli italiani. Alla base c’è una motivazione oggettiva, dato che ciò che sta avvenendo nei paesi di cultura anglosassone funge da anticipazione di quello che avverrà altrove; l’altra ragione è personale, in quanto l’autore ha vissuto sei anni a New York, assistendo in diretta all’esplosione della crisi dei media tradizionali. Inoltre il caso italiano è poco rappresentativo perché presenta molte anomalie: i principali gruppi editoriali hanno palesi conflitti di interessi in altri settori economici, il presidente del consiglio è proprietario di tre emittenti televisive ed è l’uomo più ricco del paese e infine il servizio pubblico televisivo è dalla sua nascita in mano a gruppi politici e di potere. Ma non è finita. In Italia negli ultimi nove anni le vendite dei giornali sono calate del 20 per cento. Ciò non ha suscitato alcun dibattito. Al contrario, negli Stati Uniti, a fronte di un minor calo delle vendite (14 per cento) è scaturito un grande dibattito, sia nel mondo editoriale che nella società civile, che ha portato le più importanti testate giornalistiche del paese a sviluppare ciò che viene definito ipergiornale, strumento che non fornisce solo notizie ma qualunque cosa sia utile alla vita dei cittadini, con lo scopo di diventare centro pulsante della comunità. Ingrediente fondamentale di questo giornale online è la partecipazione dei lettori alla sua costruzione, su modello Wikipedia.
In conclusione, lo sviluppo della rete impone cambiamenti radicali che rendono necessaria la nascita di un vivace dibattito collettivo, che porti la società civile a riappropriarsi dell’informazione. Il grande merito del libro è quello di aver richiamato l’attenzione su un tema poco discusso nel nostro paese, ma che è di centrale importanza per il futuro del buon giornalismo e della democrazia.
Caterina Parolin
Enrico Pedemonte
Morte e resurrezione dei giornali, chi li uccide chi li salverà
Milano, Garzanti editore, 2010, 237 p.
____
Archivio blog
- nov 2024 (1)
- ott 2024 (1)
- set 2024 (2)
- giu 2024 (1)
- feb 2024 (1)
- gen 2024 (1)
- nov 2023 (1)
- ott 2023 (1)
- set 2023 (1)
- ago 2023 (1)
- giu 2023 (2)
- mag 2023 (1)
- apr 2023 (2)
- mar 2023 (2)
- feb 2023 (1)
- gen 2023 (2)
- dic 2022 (3)
- ott 2022 (1)
- ago 2022 (1)
- lug 2022 (2)
- giu 2022 (3)
- mag 2022 (4)
- apr 2022 (5)
- mar 2022 (2)
- feb 2022 (6)
- gen 2022 (1)
- dic 2021 (4)
- nov 2021 (8)
- ott 2021 (9)
- set 2021 (4)
- ago 2021 (3)
- lug 2021 (5)
- giu 2021 (5)
- mag 2021 (1)
- apr 2021 (4)
- mar 2021 (7)
- feb 2021 (3)
- gen 2021 (4)
- dic 2020 (2)
- nov 2020 (2)
- ott 2020 (2)
- set 2020 (1)
- ago 2020 (3)
- lug 2020 (1)
- giu 2020 (5)
- mag 2020 (2)
- apr 2020 (2)
- mar 2020 (1)
- feb 2020 (6)
- gen 2020 (9)
- dic 2019 (11)
- nov 2019 (9)
- ott 2019 (15)
- set 2019 (6)
- ago 2019 (5)
- lug 2019 (5)
- giu 2019 (9)
- mag 2019 (5)
- apr 2019 (6)
- mar 2019 (6)
- feb 2019 (13)
- gen 2019 (13)
- dic 2018 (14)
- ott 2018 (15)
- set 2018 (12)
- ago 2018 (2)
- lug 2018 (7)
- giu 2018 (6)
- mag 2018 (10)
- apr 2018 (8)
- mar 2018 (11)
- feb 2018 (7)
- gen 2018 (11)
- dic 2017 (11)
- nov 2017 (11)
- ott 2017 (7)
- set 2017 (9)
- ago 2017 (6)
- lug 2017 (2)
- giu 2017 (12)
- mag 2017 (13)
- apr 2017 (8)
- mar 2017 (7)
- feb 2017 (9)
- gen 2017 (6)
- dic 2016 (6)
- nov 2016 (17)
- ott 2016 (10)
- set 2016 (11)
- ago 2016 (1)
- lug 2016 (4)
- giu 2016 (10)
- mag 2016 (13)
- apr 2016 (12)
- mar 2016 (4)
- feb 2016 (11)
- gen 2016 (12)
- dic 2015 (11)
- nov 2015 (4)
- ott 2015 (6)
- set 2015 (9)
- ago 2015 (6)
- lug 2015 (3)
- giu 2015 (6)
- mag 2015 (10)
- apr 2015 (8)
- mar 2015 (12)
- feb 2015 (11)
- gen 2015 (4)
- dic 2014 (7)
- nov 2014 (5)
- ott 2014 (10)
- set 2014 (6)
- ago 2014 (1)
- lug 2014 (6)
- giu 2014 (14)
- mag 2014 (10)
- apr 2014 (4)
- mar 2014 (11)
- feb 2014 (10)
- gen 2014 (12)
- dic 2013 (20)
- nov 2013 (9)
- ott 2013 (9)
- set 2013 (4)
- ago 2013 (8)
- lug 2013 (8)
- giu 2013 (20)
- mag 2013 (13)
- apr 2013 (9)
- mar 2013 (11)
- feb 2013 (16)
- gen 2013 (8)
- dic 2012 (10)
- nov 2012 (8)
- ott 2012 (16)
- set 2012 (12)
- ago 2012 (5)
- lug 2012 (12)
- giu 2012 (27)
- mag 2012 (35)
- apr 2012 (21)
- mar 2012 (19)
- feb 2012 (21)
- gen 2012 (26)
- dic 2011 (20)
- nov 2011 (16)
- ott 2011 (30)
- set 2011 (10)
- ago 2011 (5)
- lug 2011 (14)
- giu 2011 (19)
- mag 2011 (24)
- apr 2011 (15)
- mar 2011 (18)
- feb 2011 (25)
- gen 2011 (18)
- dic 2010 (14)
- nov 2010 (15)
- ott 2010 (10)
- set 2010 (9)
- ago 2010 (6)
- lug 2010 (8)
- giu 2010 (12)
- mag 2010 (18)
- apr 2010 (20)
- mar 2010 (12)
- feb 2010 (23)
- gen 2010 (22)
- dic 2009 (18)
- nov 2009 (26)
- ott 2009 (25)
- set 2009 (14)
- ago 2009 (12)
- lug 2009 (16)
- giu 2009 (11)
- mag 2009 (17)
- apr 2009 (15)
- mar 2009 (18)
- feb 2009 (6)
- gen 2009 (13)
- dic 2008 (18)
- nov 2008 (37)
- ott 2008 (30)
- set 2008 (22)
- ago 2008 (6)
- lug 2008 (35)
- giu 2008 (5)
- mag 2001 (1)
Copyright
Questo blog non può considerarsi un prodotto editoriale, ai sensi della legge n. 62/2001. Chi desidera riprodurre i testi qui pubblicati dovrà ricordarsi di segnalare la fonte con un link, nel pieno rispetto delle norme sul copyright.
Nessun commento:
Posta un commento