Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

_________________

Scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie presenti nel sito.



29 gennaio 2012

La giornata della memoria

Alla fine del mese scorso ho ricevuto un invito alla presentazione di un libro, il cui tema: per non dimenticare l’Olocausto, alcuni giovani artisti hanno esposto le loro opere, allestite per, ed in ricordo dello sterminio nazista contro gli ebrei, vi è compreso un Workshop di progettazione: La stanza delle memorie: giovani artisti e Shoah. Si finirà con la pubblicazione di un libro che racchiuderà l’intero lavoro espositivo e testo letterario.
E’ un momento un pò caotico ed intenso per me, ma quasi sicuramente parteciperò; l’argomento mi rattrista ed avvilisce ma è bene non dimenticare ed è opportuno che alcuni si facciano carico di ricordarcelo ed ancora oggi ci si domanda, ma com’è che è potuto accadere tutto ciò? La società civile ed illuminata del tempo dove era?
Si ricordano fatti tragici e non degni dell’agire umano. Ha significato ancora oggi tentare di ripercorrere tali inaudite sofferenze e morti?
Al telegiornale nel frattempo riportano un passaggio del presidente iraniano, che proclama una futura guerra santa contro Israele, ed afferma che l’olocausto non è mai avvenuto... Ripenso al quesito sulla società civile e decido senza più alcun dubbio che parteciperò all’evento.
Per rispettare la memoria di quanto è accaduto in Europa prima del 1945 ed in ricordo degli olocausti odierni e passati (Ruanda, Congo, Asia, Armenia, Cile ecc.), io, quale membro di una società civile, ho il dovere di partecipare.
Sono tornata a casa con il mio nuovo libro: “La stanza delle memorie”. Sono triste perchè ho partecipato ad un lutto collettivo, ma sono stranamente appagata ed arricchita, posseggo un bel libro in più e ho preso le distanze da quella società dei miei progenitori che non hanno potuto o saputo opporsi affinchè non accadesse lo sterminio.
*
da La stanza delle memorie. Giovani artisti e Shoa,  a cura di Renato Carpi, Genova, Libero di scrivere, 2010.
"Memoria storica: è quella componente delle memorie collettive e della memoria sociale che viene riconosciuta e codificata come “storia”.
Memoria individuale: capacità di un organismo vivente di conservare tracce della propria esperienza passata e di servirsene per relazionarsi al mondo ed agli eventi futuri.La funzione in cui si esprime la memoria è il ricordo, la cui diminuzione o scomparsa determina l’oblio; o peggio ancora come avviene oggi in alcune parti del mondo, la negazione dell’accaduto, la manipolazione degli eventi storici attraverso la distorsione, per far sì che possa essere giustificato l’agire e l’aggressione di oggi o in preparazione di un attacco futuro.
La memoria non è semplice conoscenza del passato sedimentata nella nostra mente, è anche capacità di sentire il proprio e l’altrui passato come qualcosa che continua a vivere dentro di noi, che segna i nostri comportamenti, le nostre scelte, che genera i nostri sentimenti, i nostri stati d’animo, che determina la qualità delle nostre relazioni sociali, che segna profondamente il nostro presente e prefigura il nostro futuro.
La memoria è un atto creativo".
                                                                                                            Marialuisa Paciello
___ 

Nessun commento:

Archivio blog

Copyright

Questo blog non può considerarsi un prodotto editoriale, ai sensi della legge n. 62/2001. Chi desidera riprodurre i testi qui pubblicati dovrà ricordarsi di segnalare la fonte con un link, nel pieno rispetto delle norme sul copyright.