Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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12 dicembre 2012

In libreria

Alexandre Dumas
La camorra e altre storie di briganti
(a cura di Claude Schopp)
Roma, Donzelli, 2012, 326 pp.
Descrizione
Nel 1860, dopo aver raggiunto l’amico Giuseppe Garibaldi a Palermo, e aver seguito e accompagnato l’impresa dei Mille fino a Napoli, Dumas si ferma per ben tre anni nella città partenopea. Da lì, nella sua infaticabile attività di cronista e narratore, scriverà migliaia di pagine, da destinare sotto forma di corrispondenze alle riviste parigine, o di racconti agli editori di mezza Europa. In esse, la passione per la narrazione si sposa con il sostegno militante a favore delle forze che, finalmente, stanno sconfiggendo i Borboni nel Sud. E sono i Borboni, in prima persona, attraverso le loro decennali pratiche di malgoverno, i principali sostenitori, quasi si potrebbe dire i capi occulti, dei grandi fenomeni criminali che attraversano la capitale del vecchio regno meridionale e tante parti delle sue campagne. Ma anche la Chiesa ha un ruolo non marginale nel diffondersi e radicarsi del brigantaggio, favorito e incoraggiato dal livello di corruzione toccato da alcuni esponenti del clero. In questo volume sono raccolti gli scritti che Dumas dedicò alla camorra napoletana e al brigantaggio meridionale: sono pagine in cui l’abile penna dello scrittore francese si esercita su una materia che ha tutte le caratteristiche per esaltare il suo estro narrativo. I ritratti dei più celebri e temuti briganti sono all’altezza dei più noti personaggi dei suoi romanzi; al tempo stesso, un robusto spessore di «verità», sorretto da un solido utilizzo di fonti di prima mano, fa di questi scritti una straordinaria «inchiesta» ante litteram. Siamo alle origini di una discussione sui caratteri della criminalità organizzata nel Mezzogiorno d’Italia, che a distanza di 150 anni non cessa di interrogare le coscienze di chi vorrebbe estirpare una volta per tutte quelle piaghe.
 
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1 commento:

Anonimo ha detto...

nella letteratura su Giuseppe Garibaldi e sulla spedizione dei Mille questo è un episodio del Risorgimento come tutti sappiamo avvenuto nel 1860 nel quale Alexandre Dumas dedica addiritura una autobiografia su Garibaldi avendo rielaborato nel suo stile le memorie autografe su L'eroe del quale fu amico e appassionato sostenitore. lo scrittore francese come un'avventuriere anche come uomo d'azione e pieno di sfide raggiunse le truppe garibaldine in Sicilia e quindi a Napoli per offrire tutto il suo appoggio di cui disponeva dobbiamo tener conto che Garibaldi fugge al Sud America poi sara immortalizzato come L'eroe dei due mondi sara , riconosciuto como un guerriero che è riuscito a Unificare l'italia Il suo essempio D'unita' ha cambiato la nostra storia è quello che si deve cercare e non si deve cercare la divisione che oggi c'e un partito che vuole e proclama la divisione , mettiamoci le mani al cuore e riconosciamo L'essempio D'unita'

scritto da Peter Espejo

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