Stampa periodica e Università nel Risorgimento.
Milano, Franco Angeli , 2013, pp. 320
Si conferma così il ruolo della Toscana nell'unificazione, pur con il tormentato superamento della tradizione leopoldina fino alla scelta piemontese. L'Università era protagonista anche nella modernizzazione tipica del Risorgimento: sebbene legata al mito medievale della Repubblica, Siena visse il processo risorgimentale quale veicolo e sponda verso la modernità. Inoltre risulta in parte ridimensionata l'immagine di città legittimista, con il ceto borghese imprenditoriale che affiancò l'aristocrazia nella nuova classe dirigente, ma anche con una variegata presenza democratica. Già in contatto con intellettuali e giornalisti fiorentini, dopo la svolta riformista del 1847 i docenti senesi contribuirono alla nascita del "Popolo", periodico incisivo e capace di rispecchiare il '48 non solo locale. Il percorso di alcuni studenti, poi divenuti famosi giornalisti, consente infine di guardare alla costruzione dell'opinione pubblica nel Regno d'Italia. La nuova stampa senese si presentò allora ricca e articolata; mentre la tensione ideale del Risorgimento si andava comunque smorzando, a Siena restava la memoria di una vicenda che aveva segnato tutta la città.
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