“Questo opuscolo
è per voi, giovani lavoratori: per voi che la sorte costrinse anzi tempo alla
fatica e alle privazioni … Ricordatevi che per voi più che per altri, l’ignorare
ciò che vi riguarda è la maggiore delle disgrazie”(Figli del Popolo
1894).
Il libro “Falce e fumetto”, è un libro particolare. La
copertina, di un rosso acceso, con il titolo scritto in corsivo e stampatello
bastoni, porta l’immagine di G.Crotta Il 1° Maggio dei fanciulli (supplemento al
19/20 di Quo Vadis?, del 1° Maggio1902, conservata al Centro documentazione e
archivio storico della CGIL toscana di Firenze.
Il bel volume è curato da Juri Meda, membro del consiglio direttivo del Centro di documentazione e ricerca sulla storia del libro scolastico e della letteratura per l’infanzia dell’Università degli studi di Macerata e del comitato di redazione della rivista scientifica internazionale “History of Education & Children’s Literature”. Oltre a Meda, altri autori: Fabiana Loparco, Marco Fincardi, Ilaria Mattioni, Sara Mori, Lorenzo Repetti, Leo Goretti e Nicola Spagnolli.
Il libro tratta un argomento poco studiato e apparentemente leggero, ma che si prefigge di ricostruisce la storia della stampa periodica di partito rivolta ai bambini e i ragazzi tra il 1893 e il 1965. Un approfondimento culturale e storico che contiene riflessioni sul passato, e dona prospettive per il futuro.
Un’opera che è un viaggio all’interno di due partiti che nel bene o nel male hanno fortemente caratterizzato il nostro Paese: il Partito Socialista e il Partito Comunista.
Ad una presentazione a Palazzo Bastogi a Firenze, Meda spiega:
“In origine” i periodici erano quasi esclusivamente testuali. Ma nel Partito
socialista, che lanciò questo tipo di periodici, si cominciò ben presto a capire
che le immagini erano importanti per fare comunicazione politica e educare
all’ideologia politica l’infanzia. L’approdo ai periodici illustrati, però, non
fu scontato. I vertici del partito pensavano, infatti, che questo tipo di
comunicazione fosse una perdita di tempo e distraesse denaro da altri tipi di
propaganda; nel 1915, con Il Germoglio e con Cuore, iniziò davvero la
produzione di stampa periodica illustrata e a fumetti, i socialisti avevano
capito che le spese venivano ripagate dall’alfabetizzazione politica dei bambini
e dalla loro fidelizzazione. Avevano, insomma, compreso le regole del
marketing”. Dalle prime strenne come Figli del Popolo e Strenna Minima
Socialista, ai numeri unici degli inizi del novecento come 1° Maggio dei
Fanciulli e Alba di Maggio. Dai periodici illustrati pre-fascisti come Il
Germoglio e Il Fanciullo Proletario ( unico esempio di di stampa clandestina per
bambini di cui si ha notizia in Europa), al Il Pioniere, giornaletto a fumetti
dell’Associazione pionieri d’Italia. Poi Cuore, Il Falco Rosso e Il
Moschettiere. Un meraviglioso percorso politico e sociale tra immagini colorate
e frasi tipiche del periodo storico di riferimento. Immagini che il lettore
ritrova alla fine del libro nella parte dedicata all’appendice
iconografica.
Oltre alla storia, tra le vignette e i disegni, si trovano
scorci di toccante attualità: il problema della disoccupazione, la dignità del
lavoro, la guerra e la pace, lo studio, la solidarietà. Tematiche a cui oggi si
guarda quando con preoccupazione, quando con rinnovata attenzione.
Spesso ci
si dimentica che gli adulti siano stati bambini.
Se ci si sofferma un
attimo a ragionare, ci possiamo rendere conto che chi leggeva quella stampa
allora, sono stati i nostri bisnonni, i nostri nonni e i nostri genitori.
Due grandi partiti di massa e l’intento socio pedagogico di fare capire alle
giovani generazioni chi sono e quali diritti hanno. Un testo preciso e diretto
che con parzialità e razionalità dona al lettore la corretta realtà di un
settore della vita italiana.
Elena Mosti
Falce e martello. Storia della stampa periodica socialista e
comunista per
l’infanzia in Italia (1893-1965) a cura di Juri Meda
Firenze, Nerbini,
2013, 335 pp.
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