«Una cosa è certa. Qualsiasi piega prendano gli eventi, la Siria non sarà più quella di prima. Ho vissuto un cambiamento epocale. Ho visto, ogni giorno, cambiare Damasco. Ho sentito a pelle gli umori, i timori, le speranze e le ansie di chi, magari senza volerlo, si trova coinvolto nei cambiamenti della Storia».
Sono queste le parole con cui Antonella Appiano, giornalista esperta di Medio Oriente e Islam, conclude, affidandolo alle pagine del libro Clandestina a Damasco, il racconto dei tre mesi trascorsi in Siria, dai primi di marzo alla fine di maggio 2011, all’inizio delle contestazioni contro la dittatura di Bashar al-Assad. In un Paese agitato dalle rivolte, che non rilascia accrediti-stampa per i giornalisti stranieri, la Appiano si muove in un periodo storico complesso e in un Paese ostile, con l’ausilio di documenti falsi e la copertura di un gruppo di manifestanti anti-regime, di cui raccoglie testimonianze e storie. Conosciamo così, attraverso la fessura del niqab, il velo che le copre il viso lasciando scoperti solo gli occhi, l’ingegnere Ammar, il tassista Khaled, l’avvocato Siham, la commessa Fatima, l’architetto Hisham, l’artista Rami e molte altre anime, voci e volti che animano il mosaico della città di Damasco, nel momento forse più difficile della sua storia civile. Il racconto, schietto, sincero e mai partigiano, procede con l’andatura di un diario, con l’urgenza di una testimonianza e uno stile minimalista, attento alla descrizione dei dettagli. Puntualmente un’interruzione ‘occidentale’, la trascrizione delle mail che la Appiano si scambia con i colleghi italiani, che aprono un ulteriore punto di vista: quello di chi, qui da noi, apprende quanto accade e prova darsi e dare una spiegazione. L’autrice, rischiando ogni giorno della sua permanenza, costretta a cambiare molto spesso identità e facendo i salti mortali per non mettere in pericolo le persone che la aiutano, riesce a dare un resoconto puntuale ed emozionante di un momento complesso e a tratti incomprensibile, per il mondo Occidentale, come la crisi siriana. Un lavoro da inviata vera, in cui la professione giornalistica si fonde con la pietas che accomuna coloro che lottano per la libertà. Un libro profondo, in cui si respira la polvere delle strade, l’odore delle spezie e la forza di una popolazione.
Antonella Appiano ha collaborato dalla Siria per "Lettera43", "Il Mattino", Radio24, Uno Mattina e "L’Espresso". Nel 2013 ha pubblicato per la casa editrice Quintadicopertina l’e-book Qui Siria. Clandestina ritorna a Damasco, il diario dei suoi viaggi da Damasco ad Aleppo, per capire quali siano le forze in gioco, dove sia nata questa rivolta e chi ne muova più o meno occultamente le fila. L'ebook include fotografie inedite scattate dall'autrice , i collegamenti ai video YouTube che le inviano gli amici siriani, oltre a glossari, schede di approfondimento e timeline interattive che permettono di navigare il testo e muoversi tra il racconto e i materiali di studio inclusi nel testo.
Valentina Merlo
Antonella Appiano
Clandestina a Damasco.
Cronache da un Paese sull’orlo della guerra civile
Roma, Castelvecchi, 2011
____
Nessun commento:
Posta un commento