Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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28 ottobre 2015

In libreria

S. Bolzoni
Giornalismo digitale
Utet, Torino, 2015, 400 pp.
Descrizione
Questo manuale si propone di raccontare come esercitare una professione alla luce del fatto che oggi, in primo luogo, è il pubblico a essere cambiato e di conseguenza è cambiato il modo in cui le persone si informano. Una volta gli appuntamenti fissi erano il telegiornale della sera e l’edicola per il quotidiano cartaceo la mattina. Ora non è più così. O lo è sempre meno. Grazie a internet le notizie sono disponibili in ogni momento, sempre aggiornate. Grazie alle app degli smartphone, basta disporre di una connessione dati col cellulare ed essere informati ovunque. Anzi, addirittura il traffico «mobile» sta superando inesorabilmente quello da pc, segno che oggi non basta più confrontarsi con lo schermo del computer, ma occorre anche capire come veicolare l’informazione attraverso il «telefono intelligente». D’altro canto un giornalista è un giornalista e una notizia è una notizia. Ciò vale anche per il giornalismo digitale, come in questo libro si è cercato di spiegare. Per questo motivo si è scelto un approccio pratico e snello, improntato al «come» fare, cercando di spiegare sempre il «perché». Il tutto rapportato alle piattaforme più interessanti del momento: il web e i blog certamente, ma anche i social network e le app. Poiché il mondo digitale corre veloce a differenza della carta, è stato creato un blog – Giornalismodigitale.net – dove pubblicare eventuali aggiornamenti a quanto contenuto in questo volume.
*link al blog Giornalismodigitale.net
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25 ottobre 2015

In libreria

Roger Chartier
La mano dell'autore, la mente dello stampatore. Cultura es crittura nell'Europa moderna
Carocci, Roma, 2015, 212 pp.
Descrizione
Al centro del volume c’è la complessità del processo di pubblicazione nell'Europa di Antico Regime. In esso sono coinvolte le decisioni dell’autoree quelle dello stampatore, la creatività di chi scrive e le scelte materiali di chi trasforma il testo in libro. Analizzando le opere di autori come Shakespeare e Cervantes, Chartier ci invita a non separare la storia dei
testi da quella della loro materialità e a tenere sempre presente le modalità della loro circolazione. Prestare attenzione alla storicità acquista particolare importanza oggi, allorché, per la prima volta nella storia della cultura scritta, stiamo assistendo a un cambiamento che avviene simultaneamente su più piani e che prevede la trasformazione dei supporti della scrittura, della tecnica della sua riproduzione e della sua diffusione, e dunque dei modi di leggere.
*link all'Indice del libro.


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22 ottobre 2015

Tra Giornalismo e Giornalismi


Corso LM in Informazione ed Editoria
Venerdì 23 ottobre 2015 alle ore 9,30 presso l'Albergo dei Poveri, aula 16 (2° piano) il dott. Andrea Ferro del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti incontrerà studenti, laureandi e neolaureati per parlare di "Una professione tra Giornalismo e  Giornalismi".



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18 ottobre 2015

In libreria

Charles Seife 
Le menzogne del web. Internet e il lato sbagliato dell'informazione
Bollati Boringhieri, Torino,  2015, 239 p.
Descrizione
La tanto decantata "democrazia digitale" si situa appena un passo prima della dittatura degli stupidi e dei creduloni. Serve un antidoto, ed è con questo libro che Charles Seife ci viene in soccorso. Non è che prima di internet gli uomini non mentissero, anzi, però internet ha dato ai mentitori uno strumento fantastico e potente per esercitare liberamente la loro paziente opera distruttiva. Sia chiaro: internet è uno strumento straordinario. Grazie al Web oggi siamo in grado di fare cose che fino a pochi anni fa sembravano semplicemente impensabili. Ma, nel bene e nel male, internet è anche una gigantesca cassa di risonanza, nuova di zecca e potenzialmente devastante, che può essere facilmente usata dai malintenzionati. E loro la usano, eccome! Oggi è più che mai necessario capire come può essere usata l'informazione digitale: riconoscendo i segni delle manipolazioni della Rete si può capire come (e perché) la gente sfrutti le proprietà di questo strumento per cercare di alterare la nostra percezione della realtà. Ben venga allora questa guida per gli scettici, un manuale per chi desidera comprendere con chiarezza in che modo la sfera digitale stia influenzando tutti noi. Viviamo in un mondo dove il reale e il virtuale non possono più essere del tutto separati, tanto che a volte c'è ben poca differenza tra ciò che è reale e ciò che non lo è. Ma non è un gioco indolore: questa "irrealtà virtuale" ha conseguenze che possono essere alquanto spiacevoli.
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16 ottobre 2015

In libreria

Monica Maggioni
Terrore mediatico
Laterza, Roma-Bari, 2015, 192 pp.
Descrizione
[...] Il terrore mediatico è parte integrante della strategia dell’Isis: i video dell’orrore diffusi attraverso la Rete ne sono l’espressione più eclatante. Ma come possiamo reagire di fronte a questa offensiva? Dobbiamo difendere la libertà di informazione e di espressione ad ogni costo o dobbiamo porci dei limiti proprio per tutelare questa nostra libertà? A partire dal racconto dei giorni dell’attentato a “Charlie Hebdo”, il direttore di RaiNews24 intreccia la riflessione sul ruolo dei social network e della satira alla descrizione di come operano giornali e televisione. Utilizzando la sua esperienza sul campo – da Parigi a New York, dalla Siria all’Iraq all’Afghanistan – Monica Maggioni ci porta in presa diretta e in prima persona dentro i conflitti drammatici del nostro tempo per provare a capire come siamo arrivati a questo punto. Una riflessione sulle conseguenze del ‘jihadismo globale’. E sulla sofisticata strategia comunicativa di cui siamo tutti bersaglio.
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11 ottobre 2015

In libreria

Frédéric Martel
Smart. Inchiesta sulle reti
Feltrinelli, Milano, 2015, 384 pp.

Descrizione
Internet non appiattisce affatto il mondo. Semmai è il mondo a nutrire la Rete di complessità, diversità, ricchezza, tanto che sarebbe opportuno parlare ormai di reti, al plurale. L’attenzione di tutti è rivolta ai grandi protagonisti americani del business, da Amazon a Google, ma Frédéric Martel nel suo nuovo libro cambia la prospettiva e scopre come nel mondo non faccia che crescere il numero dei connessi non anglofoni, che piegano la Rete alle loro necessità locali e rafforzano siti e servizi come Yandex e VKontakte in Russia, Baidu, Alibaba o Weibo in Cina, Orkut in Brasile o Taringa in Argentina. Per questo,  Smart è un’inchiesta sul campo: per studiare le reti di oggi, Martel ha viaggiato in lungo e in largo, dal Messico al Libano, dalla Russia all’Egitto, da Gaza al Brasile, oltre ovviamente agli Stati Uniti e alla Cina.
“Non volevo fare un libro troppo teorico: le conclusioni dicono una cosa precisa, ma ci sono arrivato alla fine di una lunga ricerca. Ho incontrato centinaia di persone e credo che questo dia una certa freschezza al racconto. Le reti sono fatte di persone calate in una realtà per niente virtuale, mi piaceva guardarla con i miei occhi e poi descriverla.” Dalla Rete alle reti. “Il luogo comune prevede che il digitale venga associato sbrigativamente a un unico fenomeno mondiale, che accelera la globalizzazione cancellando le differenze. Il mio libro dimostra il contrario: le reti e la cultura digitale sono frammentate in funzione delle culture, delle lingue, delle regioni.”

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