a cura di Lara Piccardo, FrancoAngeli, Milano, 2015, pp. 176.
Descrizione
Perché studiare gli intrecci tra Italia ed Europa negli anni Ottanta? A livello europeo essi fecero da sfondo al percorso di "riunificazione" del Vecchio Continente, diviso per oltre quarant'anni dalla pesante cortina di ferro. La caduta del Muro di Berlino rappresentò un fattore di accelerazione del processo d'integrazione comunitaria, ma ne avrebbe modificato alcuni caratteri e in parte la direzione. La stretta interconnessione tra le riforme interne promosse da Gorbacëv e la sua politica estera si tradusse anche nel disegno della "casa comune europea"; con il Piano Genscher-Colombo la dimensione politica dell'integrazione pose l'accento sull'europeismo del governo italiano in quegli anni; il Parlamento europeo, eletto per la prima volta a suffragio universale nel 1979, appariva come il luogo della costruzione democratica dell'edificio comunitario; la Commissione europea s'impegnò più attivamente anche attraverso azioni e programmi nel contesto ampio dell'educazione e della cultura, per incidere nei vari settori dell'opinione pubblica e accelerare la creazione di una identità europea diffusa. Per questo il volume racchiude i risultati di una ricerca interdisciplinare in cui storici, scienziati della politica e geografi, coniugando differenti metodologie d'indagine, hanno contribuito a indagare temi e momenti diversi, ma peculiari, di un decennio particolarmente significativo nella storia dell'Europa e dell'Italia.
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