Vittime e carnefici. Nel nome di Dio
Einaudi, Torino, 2016, 184 pp.
Guerre, dittature, persecuzioni, migrazioni. La religione usata come strumento di odio e divisione nelle periferie del mondo. Contro la «globalizzazione dell'indifferenza», le parole di un sacerdote e missionario che racconta in presa diretta dai luoghi del conflitto. Padre Giulio Albanese ha vissuto per diversi anni in Africa. Di fronte agli abomini perpetrati nelle zone «calde» del pianeta, e alla testimonianza dei martiri del nostro tempo e delle loro comunità, ha sentito l'urgenza di scrivere questo libro, che denuncia come la fede possa essere distorta a fini ideologici, politici ed economici, per ottenere i quali si uccide, o si creano le condizioni per farlo, nel nome di un dio minuscolo, feticcio d'interessi faziosi.
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