Auguste Papon. Il re degli impostori
Erga edizioni, Genova, 2016, 193 pp.
Auguste Papon è un cavaliere d’industria – così venivano chiamati i truffatori nell’Ottocento – che ebbe l’audacia di tentare una truffa perfino ai danni di Cavour. Fu un finto marchese, un finto ufficiale, un finto monaco, un finto assicuratore, ma un vero ricattatore in più occasioni e la sua vittima più famosa fu il re di Baviera Ludwig I, a causa della sua storia d’amore con la celebre ballerina Lola Montez. La sua vita e le sue “imprese” si sono svelate all’Autore un po’ per volta e in modo assolutamente frammentario. Una vicenda che prende le mosse dalla Genova risorgimentale, che il bibliotecario genovese Roberto Beccaria, vestiti gli inconsueti panni dell’ “investigatore storico”, ha inseguito per molti anni attraverso gli archivi di mezzo mondo, dall’Italia alla Svizzera, dalla Francia alla Germania fino al Brasile, analizzando documenti d’archivio e bibliografici, testimonianze manoscritte e a stampa, non sempre facili da interpretare. Il volume offre un ampio corredo di immagini e di note che offrono interessanti spunti di approfondimento. Papon, avventuriero sublime, è un uomo sorprendentemente moderno, emblema del delinquente incallito e inesauribile, perfino simpatico e stupefacente nella sua sfrenata recidività: solo per questo meriterebbe di essere protagonista di un film d’avventura.
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