La mattina andavamo in piazza Indipendenza
Cairo editore, Milano, 2016, 384 pp.
Descrizione
Questa è la storia di un quotidiano che dopo appena undici anni – esempio unico al mondo – ha toccato il primato delle vendite nel proprio Paese. L’appassionante testa a testa fra i due grandi giornali – che da allora non si è mai arrestato – si svolge parallelamente a una delle fasi storiche più tumultuose e drammatiche conosciute dall’Italia, segnata da terrorismo, scandali epocali, furiose battaglie civili e politiche.
Mentre la Repubblica compie quarant’anni, un giornalista che nel quotidiano di piazza Indipendenza ha ricoperto ogni ruolo racconta quella straordinaria avventura. Partendo da lontano: il felice incontro fra i due protagonisti, Eugenio Scalfari e Carlo Caracciolo, la loro passione per la carta stampata, il tentativo di coinvolgere Montanelli, fino alla realizzazione del grande sogno cullato per oltre vent’anni. Dalla complicata gestazione alla volata verso il milione di copie. Il clima eccitato, teso e goliardico della redazione, ma anche i tormenti e i contrasti, gli amori e i tradimenti. Le minacce brigatiste. Le vicende pubbliche e private dei suoi più celebri giornalisti: i litigi Pansa-Bocca, i capricci di Biagi, il pianto della Aspesi, gli scherzi di Guzzanti, le fughe di Forattini e Terzani. E quella volta che Scalfari, in lacrime, chiese aiuto a Beethoven.
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