a cura di Guglielmo Pescatore
Carocci, Roma, 2018, pp. 272.
Che cosa succede quando una narrazione dura anni o decenni? O si espande in una molteplicità di spazi mediali, dando luogo a una pletora di oggetti testuali? Se guardiamo al panorama mediale contemporaneo, ci accorgiamo che queste forme narrative, si tratti di fumetti, giochi di ruolo o serie televisive, sono sempre più presenti e popolari. Le narrazioni estese, spesso innovative come le serie televisive contemporanee – da Buffy al Trono di spade, da Lost a House of Cards – sono difficilmente analizzabili con gli strumenti impiegati per le narrazioni tradizionali. L’estensione nel tempo e nello spazio sembra mettere in crisi le idee di testo, autore, progetto, coerenza, senso, e alla fine l’idea stessa di narrazione. Esposte a vincoli interni e contingenze esterne spesso imprevedibili, le narrazioni estese possono essere trattate come ecosistemi narrativi, prodotti dotati di vita propria, paragonabile a quella biologica. Il volume, a partire da questo approccio innovativo, ne indaga i molteplici aspetti attraverso contributi originali, configurandosi come uno studio ampio e metodologicamente fondato sulle narrazioni seriali contemporanee.
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