BeccoGiallo, Padova, 2018, pp. 312.
Sappiamo ricordare il presente? Sembra che tutto passi, senza lasciare neanche una traccia. E per non perdersi nel bosco del passato prossimo, che è anche artefice del nostro futuro, Gianluca Costantini traccia linee che raccontano il reale. Si tratta di Graphic Journalism, che spazia dal reportage all’articolo di commento su argomenti nazionali e internazionali. Dalla zanzara Zika a Putin, dall’ascesa dei grillini a Parma agli attentatori di Charlie Hebdo, la matita di Costantini cartografa in modo puntuale e senza interferenze gli eventi. Una geografia delle vite, che è appunto una scienza che nasce disegnando il mondo. Pubblicate in riviste internazionali, quotidiani, blog, condivise dagli attivisti per i diritti umani, le storie del disegnatore e attivista ci permettono di ricomporre un mosaico frantumato, rimanendo appunto “fedeli alla linea”.
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