Libri e lettori nell'Italia repubblicana
Carocci, Roma, 2018, pp. 156.
Descrizione
Il mondo dell'editoria conosce ovunque, all'inizio del XXI secolo, un processo di concentrazione e di forte concorrenza internazionale. L'Italia non fa eccezione, come dimostra l'acquisto di RCS Libri da parte di Mondadori nel 2016, ma ha alcune caratteristiche che risalgono al periodo preunitario: marcate specificità regionali, ampia presenza di editori piccoli e medi, grande difficoltà nel creare "lettori", il cui numero rimane molto al di sotto di quello di altri paesi europei e ancora oggi ammonta a meno della metà della popolazione rispetto ai due terzi in Francia e in Germania. Gabriele Turi racconta la storia dell'editoria nell'Italia repubblicana rifiutando modelli di tipo sociologico, spesso astratti o generalizzanti, ma considerandone tutti gli aspetti in rapporto all'evoluzione della società, e mette in dubbio che dalla concentrazione derivi una inevitabile omologazione dei linguaggi.
Indice
1. Le speranze e la realtà
Gli editori possono rinnovare l'Italia/Il sistema editoriale
2. Produzione e lettori: una geografia
Centri editoriali/Lettori e non lettori
3. Appartenenze
«La libreria è un tempio; il libraio un predicatore» /Voci di sinistra, e di
destra
4. Editoria di cultura
Intellettuali e progetti/Realizzazioni
5. Da bambini a studenti
Letteratura per l'infanzia e per i ragazzi/A scuola
6. Espansione
Differenze interne/Letteratura di consumo
7. Crisi e concentrazioni
Mercato di massa/Omologazione?
Indice dei nomi
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