Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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28 marzo 2021

In libreria

 Smolderen Thierry
Le origini del fumetto
Edizioni NPE, Battipaglia, 2021 pp.168

Descrizione

Molti sono stati i volumi realizzati per descrivere la storia del fumetto dai suoi inizi ad oggi. Ma mai era stato affrontato in precedenza il tema fondamentale di cosa ci fosse prima del fumetto. Quali pittori, quali artisti, quali illustratori di quotidiani hanno dato origine a questo straordinario mezzo di comunicazione? Questo saggio, riccamente illustrato e pluripremiato in Francia, viene pubblicato per la prima volta in Italia e condurrà il lettore agli inizi dell’Ottocento, fino ad arrivare ai primi del Novecento. Dai pittori sequenziali a quando i grandi editori di quotidiani americani del XX secolo scoprirono che le vignette domenicali facevano vendere più copie. Uno straordinario volo pindarico sul fumetto, prima del fumetto. "Il fumetto è una forma espressiva e un campo intellettuale debole per capacità di impatto culturale – un fatto noto e ancora piuttosto evidente. Meno evidenti sono le ragioni di tutto ciò. Se per qualcuno le cause sono “esterne”, attribuibili alle istituzioni e alle personalità che hanno definito le politiche culturali del Novecento, per altri i nodi sono tutti “interni” e risiedono nella estesa produzione infantile e di intrattenimento, arricchita dall’esplosione del fumetto d’autore solo negli anni Sessanta e del graphic novel negli anni Novanta. Tutto vero, ma un po’ troppo schematico. E un modo per superare questa polarizzazione prospettica è osservare un fronte differente: tra le ragioni di questa fragilità c’è il fatto che, intorno al fumetto, alcune coordinate storiche e questioni teoriche sono rimaste a lungo inesplorate. Il lavoro di Thierry Smolderen è, a oggi, il più importante contributo di ricerca ad avere saldato queste due dimensioni, storica e teorica. Un tentativo brillante, documentato e inventivo, di offrire elementi determinanti per la costruzione del set di idee utili a un più ricco e solido terreno di saperi intorno al fumetto. L’oggetto di questo volume è la Storia del fumetto, in particolare quella passata, lontana e archeologica dei primi tempi in cui questo medium ha iniziato ad affermarsi. Nel titolo al plurale, origini, Smolderen afferma però non solo un perimetro storico, bensì una prospettiva interpretativa: il fatto che si possa – e si debba – ripercorrere la fase aurorale del mezzo non tanto come un’invenzione tecnologica, come ci si potrebbe aspettare dai discorsi sull’affermazione dei diversi media (fotografia, radio, cinema, televisione), quanto come un insieme di fattori espressivi, tecnici, editoriali e di idee che, in parte insieme e in parte in parallelo, hanno “dato forma” a ciò che, tempo dopo, avremmo preso a chiamare fumetto.»

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26 marzo 2021

In libreria



Giovanni Mari
Genova vent'anni dopo. 
Il G8 del 2001. Storia di un fallimento
People, Busto Arsizio, 2021,
Descrizione
A vent’anni dal G8 di Genova, dai gravi fatti che hanno offuscato il summit e che lo hanno reso – questi sì – una svolta definitiva nella Storia d’Italia, Giovanni Mari, giornalista genovese e testimone, ripercorre i vari fallimenti che hanno connotato quell’esperienza, rendendola unica e irreversibile: il fallimento degli otto Grandi, del governo italiano, dell’intelligence, delle forze dell’ordine, della politica italiana tutta, e poi ancora della magistratura, dei mass media e, infine, anche del movimento noglobal. Una sconfitta che pesa su tutti. Questo libro è un sincero e amaro giudizio di valore che, a distanza, parla del bisogno di una dolorosa rielaborazione che conduca passo passo a una verità difficile. Il contributo di Mari getta una luce diversa sulla lettura di quel terribile snodo che ha verosimilmente segnato la rappresentanza politica e le dinamiche di piazza di questo Paese nel nuovo Millennio.
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23 marzo 2021

In libreria

Marina Roggero
Le vie dei libri
Letture, lingua e pubblico nell'Italia moderna
Il Mulino, Bologna, 2021, pp. 296.
Descrizione
Questo libro studia le radici di un problema che ha segnato la storia dell’Italia, e ne ha fatto un paese di pochi lettori, ove anche gli studenti hanno scarsa dimestichezza con le parole dei libri e faticano a orientarsi fra lessico e sintassi. Al centro vi sono i lettori e le letture popolari in età moderna, in particolare le letture di svago, affrontate intrecciando prospettive diverse − dall’alfabetizzazione alla lingua, dai libri ai processi educativi −, e analizzate per cogliere fenomeni di lungo periodo: l’analfabetismo come piaga endemica dell’Italia dei secoli passati; il divario fra colti e semicolti scavato da una lingua scritta ‘bella e impossibile’; e il disagio e l’incertezza che per molto tempo nel nostro paese hanno caratterizzato le pratiche di lettura.

*Link all' Indice del libro.



Della stessa autrice v. anche:
Marina Roggero
Le carte piene di sogni
Testi e lettori in età moderna

Il Mulino, Bologna, 2006, pp. 288.

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18 marzo 2021

La letteratura

"Naturalmente gli organi di stampa sono quelli che reagiscono con immediatezza alla realtà ma è la letteratura ad averci insegnato, non meno di quanto abbiano fatto i grandi storici, a riconoscere le sottigliezze di processi psicologici, sociali, nazionali e individuali che hanno plasmato il meccanismo di regimi dittatoriali o la personalità di autocrati brutali e talvolta folli.[...].
La letteratura suscita nel lettore l'impulso di osservare un individuo, di cercare di capirlo dentro, di studiare il suo lessico interiore, i suoi valori, i suoi errori, le sue paure, i suoi momenti di grandezza. La letteratura è l'inizio di una coscienza politica senza la quale sarebbe impossibile cambiare in meglio. Tragedie personali o assassinii di massa che si trasformano in statistica possono infatti avvenire solo in un mondo in cui gran parte della vita degli individui è asservita a una dimensione di "massa". Solo " un'esistenza di massa" ci permette di mostrarci indifferenti ai genocidi. E questo potrebbe essere il grande interrogativo dell'uomo
moderno: in quale situazione, in quale momento, divento parte di una massa?
David Grossman

*David Grossman, "Sparare a una colomba. Saggi e discorsi, Mondadori, Milano, 2021, pp. 119-121.

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16 marzo 2021

In libreria

Emanuela Mortari
Connessione a rischio
Another Coffee Stories Editore, Milano, 2021

Descrizione
L'incontro fortuito con un uomo affascinante sul treno che la sta riportando a casa cambierà la vita di Gloria Ferrari, trent'anni, programmatrice di videogame. Il tentativo di rintracciarlo a tutti i costi, con lo scopo di sedurlo, ricorrendo alle sue conoscenze informatiche, si trasformerà in uno dei tanti gialli che Gloria ama leggere. Questa volta, però, la protagonista sarà lei. Impulsiva e testarda, Gloria si ritroverà invischiata in una partita molto pericolosa insieme a colui che fino a poco tempo prima era uno sconosciuto. Tra ricatti con pesanti violazioni della privacy e ricerche legate alla bioinformatica, Gloria si troverà a rischiare la propria vita. Al suo fianco, per tirarla fuori dai guai, ci saranno gli amici di sempre. Minacce, segreti, delusioni e un crescendo di colpi di scena in questo mystery contemporaneo, ambientato in una Genova ferita.
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08 marzo 2021

In libreria



Irene Piazzoni
Il Novecento dei libri. Una storia dell'editoria in Italia
Carocci, Roma., 2021, pp. 512.

Descrizione

I libri progettati e messi in commercio come diapason della vita culturale di una comunità nazionale: seguendo questa suggestione, il volume ripercorre, fra tornanti politici, guerre, passioni ideologiche, stagioni filosofiche, orientamenti del gusto, tradizione, modernità e “postmodernità”, la storia dell’editoria italiana nel Novecento. Un secolo in cui essa è stata agone e canale di espressione strategici per intellettuali, riviste, partiti, gruppi d’opinione; in cui ha percorso la rotta dall’apogeo alla crisi della sua funzione “demiurgica”, dall’artigianato all’industria, dalla struttura famigliare alle concentrazioni fino alla progressiva globalizzazione; in cui si è misurata con le sfide poste dall’evoluzione del pubblico e con la presenza di una sempre più gremita e competitiva arena mediatica. La parabola tracciata porta alla luce nodi ancora attuali e solleva interrogativi sull’identità, sul ruolo e sulla responsabilità dell’editoria al dischiudersi del nuovo millennio.

*link all' Indice  del libro.

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02 marzo 2021

Ezio Bartalini, combattente per la pace


Il libro di Isa Bartalini prende slancio proprio da Genova dove il padre dell'autrice, Ezio Bartalini,  fondò il giornale "La Pace" (1903-1915), lasciando un segno indelebile per la storia del movimento antimilitarista e pacifista in Italia.  Bartalini (1884-1962) fu un vero "combattente" della pace per tutta la vita, quasi interamente trascorsa in esilio attraverso l'Europa intera fino a Istanbul, mantenendo sempre un solido contatto epistolare con amici e familiari, che costituisce l'ossatura del libro della figlia Isa. Nel dopoguerra rientrò finalmente in Italia, determinato a prendere la parola contro il pericolo della guerra atomica attraverso un nuovo foglio che ancora una volta si titolò "La Pace" (1950-1962). 
Sfogliando molte pagine del libro autobiografico di Isa Bartalini si ritrova la Genova viva dei primi anni del secolo xx, caratterizzata dalla vivace contrapposizione tra le numerose testate diffuse in città e la presenza di figure che meriterebbero di essere meglio ricordate, poco note come quella Fanny dal Ry (1877-1961), firma di tutto rilievo de "La Pace" e di altre testte di impronta socialista, impegnata anche nello studio delle problematiche scoiali della scuola.

Isa Bartalini 
I fatti veri. Vicende di una famiglia toscana,  
Edizioni scientifiche Italiane, Napoli, 1997, pp. 422.
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