Da mesi in Italia e nel mondo i no vax / no green pass / no control (che sono la minoranza) cercano in ogni modo e ovunque di istigare le persone alla rivolta, con argomentazioni pretestuose, fondate su fonti approssimative, allertano il mondo su complotti concordati dai "poteri forti", ricalcando scenari e strategie che ricordano la Germania della Repubblica di Weimar alla vigilia del Terzo Reich. Ad essi, nelle piazze delle città e negli spazi digitali, si affiancano esponenti della destra più pericolosa che esaltano Hitler, che si sono appropriati di tutte le simbologie del nazifascismo, che insultano e minacciano con modalità squadristiche scienziati, medici, governanti, politici, giornalisti e cittadini che prendono la parola per sollecitare la popolazione a tutelarsi e tutelare il prossimo con gli strumenti che la scienza, le tecnologie più avanzate e le Istituzioni hanno messo a punto per affrontare la prima pandemia del xxi secolo. Da che parte sta il "terrorismo psicologico", da che parte sta la manipolazione del mondo? Le risposte sono tutte ben evidenti nella storia del Novecento e nella vasta produzione di memorie, saggi, romanzi, documentari, film di ogni tipo pubblicati in Europa (e non solo) nel corso del Novecento. Per cominciare propongo la lettura o rilettura di un libro poco ricordato di Karl Krauss La terza notte di Valpurga, che riunisce gli articoli che pubblicò sulla propria rivista poco dopo la vittoria (elettorale) di Hitler e l'avvio accelerato del Terzo Reich, che devastò il mondo intero con il pretesto di scardinare il gran "complotto" organizzato dai poteri forti. demo-giudaico-plutocratici. E' una ri/lettura illuminante (del resto il titolo della rivista era "La Fiaccola") per capire da che parte stesse nel 1933 il "terrorismo psicologico", quanto sia stata penetrante la "manipolazione" che accecò l'intero popolo tedesco, che aderì in massa a tutte le ideologie più devastanti elaborate dal Nazismo. Poi (ma solo dopo la lettura di Krauss) propongo di vedere con sguardo riflessivo Germania anno zero di Roberto Rossellini, che più di ogni altro film ha descritto, senza nulla mascherare, le conseguenze tragiche di quella "manipolazione" per lo stesso popolo tedesco dopo la fine del Terzo Reich. Quando si aprirono i cancelli dei campi di sterminio con ogni orrore non più nascondibile, quando in ogni città, in ogni stato del continente si contavano i milioni di morti civili e militari,quando la Germania era di fatto rasa al suolo, privata di tutto e della propria dignità, tutto fu chiaro.
mmilan
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