Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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15 marzo 2022

L'inferno terribile di Sebastopoli 1855


"[...] Vedrete spettacoli tremendi, che lacerano l’anima; vedrete la guerra, non nel suo ordinamento regolare, bello, brillante, con la musica e il rullo dei tamburi, con le bandiere spiegate e i generali caracollanti, ma vedrete la guerra nel suo vero aspetto, – nel sangue, nelle sofferenze, nella morte... [...] Procedendo innanzi per la via e scendendo per un lieve pendio, notate che intorno a voi non ci sono più case, ma strani mucchi di rovine, di pietre, di tavole, di travi, di terra; davanti a voi, sull’altura scoscesa, vedete uno spazio nero, fangoso, solcato da fossi [...].

E sempre con la stessa premura dalle varie parti del mondo folle di uomini di diverse nazionalità e ancor più diversi desideri si fissano su questo luogo fatale. Ma la questione che i diplomatici non hanno risolta non si risolve ancora con la polvere e col sangue. (Cap. I)
[...]
Dov’è l’espressione del male che bisogna fuggire? Dove l’espressione del bene che bisogna imitare in questa novella? Qual’è l’assassino, qual’è l’eroe? Tutti son buoni e tutti cattivi".(cap. XVI)
Lev Tolstoj, "I racconti di Sebastopoli" (prima edizione 1855).

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Nei libri di storia è ricordata come la Guerra di Crimea (1853-1856), uno dei tanti conflitti che nella seconda metà del xix secolo segnò la determinazione della Russia zarista di espandersi verso il Mar Nero e oltre. La guerra impegnò Francia ed Inghilterra rimbalzando sulle pagine di tutta la stampa europea; lo stesso Camillo Cavour decise di inviare un piccolo contingente del Regno di Piemonte e Sardegna per inserire la questione italiana nelle future trattative di pace. Inoltre, proprio in quel teatro di guerra per la prima volta entrò in scena l'uso giornalistico della fotografia per iniziativa del quotidiano Times di Londra. Ma quel che colpisce nel racconto di Lev Tolstoj è la precisione con cui riuscì a documentare in ogni pagina, riga dopo riga, tutta la violenza della guerra, allora come oggi. Per questo in giorni mediaticamente così convulsi, questi racconti meriterebbero la nostra attenzione, tanto più che l'edizione integrale è disponibile in formato pdf nella piattaforma LiberLiber.
mmilan

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