Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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28 agosto 2012

AcademicInsight per collegare studenti e opportunità

Ciascuno di noi è ambizioso, vorrebbe sempre il meglio e spesso ciò che incontra non lo soddisfa. Partiamo da un dato di fatto: per incontrare qualcosa di interessante, occorre sperimentare e il periodo universitario è il migliore per farlo. Possiamo sbagliare, anche più e più volte, nessuno ci può licenziare. Avere l'occasione di mettere in pratica quello che studiamo ogni giorno, ad esempio simulando le discussioni che avvengono all'interno delle Nazioni Unite o nei fori dei tribunali, sarà sempre e comunque un modo per arricchirci, non solo a livello di curriculum, ma anche a livello di personalità. E non importa se poi non avremo trovato la strada da intraprendere dopo la laurea, avremo comunque sempre una certezza in più su quello che non vogliamo fare. Tali esperienze sono inoltre il mezzo migliore per distinguersi tra i tanti e per non far dipendere il proprio successo futuro solo dalla media universitaria. Ma qui nasce il problema: dove trovare informazioni complete e dettagliate che aiutino a capire quali scegliere tra le tantissime opzioni? Spesso infatti non si comprende bene quale sia il valore aggiunto di una determinata esperienza e in che cosa effettivamente consista.
L’obiettivo principale di AcademicInsight.it/ è proprio quello di colmare il vuoto di informazioni in ambito universitario, di raccontare cioè tutto ciò che di un’esperienza, soprattutto extracurriculare, può interessare, pro e contro inclusi. E ció comprende anche la partecipazione ad associazioni studentesche, la maggior parte delle quali offre opportunità di stage. Sono inoltre presenti interviste a professionisti volte a comprendere come si arriva a determinate scelte per permetterti di orientare meglio le tue decisioni future in ambito lavorativo e valutare anche la possibilità di studiare e lavorare all'estero. Non a caso il blog è bilingue e il contenuto in inglese aumenta giorno dopo giorno. Non dobbiamo avere paura di andare a fare esperienze all'estero, perché, paradossalmente, sono quelle che poi permettono di ottenere un buon lavoro in Italia. O, per i più coraggiosi, di aprirsi nuove porte all'estero. Ricorda che non esistono soltanto Londra e Parigi e che ci sono comunque borse di studio pronte ad aiutarti. Occorre far circolare informazioni, perché più circolano e più aumentano le possibilità di conoscere nuove realtà, a vantaggio di tutti. Questo è il motivo principale per cui nasce AcademicInsight.it: diffondere informazioni poco accessibili. Se hai un'esperienza da raccontare o un'iniziativa o associazione studentesca da promuovere, condividila qui. E' giunto il momento di collegare studenti e opportunità!
Gherardo Liguori

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17 agosto 2012

Internet: la sesta potenza del mondo

Secondo una ricerca condotta dal Boston Consulting Group nel 2016 le produzioni e i servizi realizzati e scambiati in Rete nei paesi del G-20 faranno di Internet la sesta potenza del pianeta. Producendo ricchezza e occupazione il Web 2.0 supererà i tradizionali settori dell’economia. 
Media come armi è il titolo scelto per il numero di maggio della rivista di geopolitica "Limes", interamente dedicato agli effetti della quinta dimensione, quella cibernetica, nell’attuale età postmoderna. Da questa analisi si evince la straordinaria, e finora unica, influenza che Internet ha dimostrato di possedere nell’ultimo decennio. È per questo che i mezzi di comunicazione vengono paragonati in questa ricerca alle armi. Si sostiene che il governo americano possieda la fetta più grossa del controllo della Rete, la maggioranza dei domini (ad esempio .net, .org, .com) sono gestiti da compagnie statunitense. 
Il Web 2.0 è stato integrato nelle strategie politiche, militari e psicologiche americane, fino al punto che, chi meglio saprà muoversi nella Rete, maggiore visibilità e potere pescherà. Esemplare è il caso Obama, la sua gestione mediatica della campagna presidenziale del 2008 gli ha permesso di conquistare la vittoria elettorale.
L’era del social network avanza prepotentemente consegnando a questa società il titolo, da Bauman conferitogli, di “società liquida” che scioglie i legami e i valori mandando in pensione l’etica e la teologia. È così che, nel ventunesimo secolo, Gesù Cristo e Aristotele vengono sostituiti da nuove guide come Sergey Brin e Larry Page (fondatori di Google) o il più conosciuto Mark Zuckerberg.
La Rete informatica ha la capacità di bloccare una Nazione intera rimanendo anonimi e impuniti, semplicemente con un click. La cosiddetta guerra cibernetica permette di far eseguire istruzioni indesiderate ovunque esista uno strumento computerizzato, consentendo ad agenti nemici di assumere il controllo di tutti i sistemi automatizzati di un Paese. Internet diventa lo strumento più diffuso per informare. È grazie alla potenza del Web che l’attenzione del mondo intero si è rivolta verso le proteste delle “primavere arabe”. I media hanno qui trovato un terreno fertile di diffusione di notizie grazie soprattutto al lavoro svolto dai giovani rivoluzionari spinti da un sentimento di repressione e marginalizzazione. I media da soli non possono rovesciare un regime. Sono però un utile strumento per attirare l’attenzione e far emergere ciò che altrimenti rimarrebbe nascosto nel buco nero della censura di regimi dittatoriali. 
Questo è un testo indirizzato a chi nell’era digitale è immerso. Avere la consapevolezza di cosa siano realmente i media, per capire chi muove il mondo digitalizzato delle frequenze e quale potere questi mezzi di comunicazione abbiano nell’influenza della vita comune di un cittadino medio è di vitale importanza. Un’analisi chiara che parte dalle origini del Web fino ad arrivare a esaminare le prospettive future della dimensione cibernetica. La sequenza dei saggi di "Limes" offre utili informazioni, una guida per chi vive nell’era informatica.
Ilaria Bozzo

Media come armi
"Limes", maggio 2012, 232 pp.
(Roma, Gruppo editoriale l’Espresso)

http://temi.repubblica.it/limes/
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10 agosto 2012

Libri ritrovati

Emilio Salgari
Le meraviglie del Duemila
Massa, Transeuropa edizioni, 2012, 232 pp.

Descrizione
1903. Nuova York. Lo scienziato Toby Holker convince l'amico James Brandok, ricco e annoiato, ad accompagnarlo in un'avventura fantascientifica: grazie a una strana pianta esotica che sospende le funzioni vitali, riescono a viaggiare nel tempo, per risvegliarsi nel terzo millennio. Ad attenderli, un mondo popolato da macchine volanti, treni ad aria compressa, città sottomarine, bombe deterrenti, cinegiornali casalinghi e molte altre meraviglie tecnologiche. Un futuro dominato dalla tensione elettrica e da una frenesia di vita cui i due avventurieri del passato non sembrano in grado di adattarsi. E l'utopia perfetta di cui gli uomini del Duemila sono così fieri nasconde forse una repressione sottile, una solitudine silenziosa dell'umanità.  Un romanzo che, preannunciando la fantascienza, ci racconta molte cose sul presente in mutazione degli inizi del Novecento, le cui inquietudini si allungano fino a quel futuro sognato – ormai diventato il nostro presente.
Prefazione di Ernesto Ferrero; Illustrazioni di Carlo Chiostri
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04 agosto 2012

In libreria

Irene Brin 1911-1969
Claudia Fusani
Mille Mariù. Vita di Irene Brin
(Prefazione di Concita De Gregorio)
Roma, Castelvecchi, 2012, 278 pp.
Descrizione
Irene Brin ha inventato un nuovo linguaggio, capovolto il punto di vista sulla realtà, rotto gli schemi linguistici e narrativi della cronaca giornalistica in un Paese, l'Italia del Ventennio fascista, in cui la donna doveva rispettare il modello predefinito di moglie-madre-regina. Coraggiosa, snob forse, inquieta, insolente, autodidatta, bellissima, dispotica, insuperabile commerciante, sognatrice, autrice di parole che si trasformano in ritratti fotografici, nemica dell'ipocrisia e del perbenismo. La biografia di Irene Brin, nom de piume di Maria Vittoria Rossi - che è stata anche Marlene, Mariù, Contessa Clara e decine di altri nomi e altrettanti personaggi - è un viaggio inedito e pieno di sorprese nel secolo scorso. La vediamo in Liguria ragazzina, figlia di un generale e di una viennese ebrea che le insegna cinque lingue, la sottrae dalla scuola fascista e non la ferma quando mette piede nella redazione tutta piombo e uomini de "Il Lavoro". Poi Roma, il matrimonio con Gaspero, la vita quotidiana con Leo Longanesi e il dietro le quinte della redazione di "Omnibus". Irene inviata di guerra al seguito del marito. Una vita, mille vite: il dopoguerra, la povertà, la scoperta della moda e del made in Italy. Le avanguardie artistiche che giungono da tutta Europa e dal nuovo mondo alla galleria L'Obelisco di via Sistina. Il cinema e il rapporto con Audrey Hepburn e Gregory Peck nelle pause di Vacanze romane.
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02 agosto 2012

In libreria

"[...] Il cittadino non deve e non vuole accontentarsi delle interviste e delle relazioni dei periti, vuole e deve giudicare da sé, e deve averne gli elementi. Se colpa c'è, ha il diritto di indignarsi, ma desidera essere messo in condizione di scegliere in modo autonomo la qualità, la quantità e (soprattutto) l'indirizzo della sua indignazione. Diffida, o dovrebbe diffidare, della barbarica istituzione del capro espiatorio. Sa che la sentenza verrà, se verrà, a distanza, di mesi o anni, e che sarà scritta nel linguaggio astruso dei magistrati ibridato con quello altrettanto astruso dei tecnici: perciò vuole avere la possibilità di costruirsi una sua propria opinione, anche se questa non potrà avere forma né effetti giuridici. Vuole capire, il che è un suo diritto; e vuole anche dire la sua: è questa una magra soddisfazione che non gli va tolta. La dirà comunque, la sua, ma se sarà stato informato in modo chiaro c corretto, la sua opinione acquisterà il peso che le viene conferito da un minimo di competenza. Il giornale deve sforzarsi di fornirgliela, quanto più presto è possibile: eviterà così assoluzioni o condanne frettolose; indifferenza, fatalismo o cacce all'untore; tranquillità pericolose o paure ingiustificate. [...]"

Primo Levi, Il vino dei Borgia, "La Stampa", 9 agosto 1985 

Andrea Rondini
Anche il cielo brucia. Primo Levi e il giornalismo
Roma, Quodlibet, 2012, 200 pp.
Descrizione
Famoso nel mondo per Se questo è uomo e per le altre opere narrative, Primo Levi lo è molto meno per la sua attività giornalistica autonomamente considerata. Il volume analizza gli interventi dello scrittore per i più importanti quotidiani, da «Repubblica» a «La Stampa», e per i periodici di larga diffusione: essi riguardano fatti di risalto internazionale, come il cronico conflitto arabo-israeliano, Cernobyl o i viaggi dello Shuttle, ed altri di portata nazionale, dal terrorismo degli anni settanta ai primi esperimenti genetici; eventi che ebbero grande impatto sull’opinione pubblica e sono in molti casi ancora oggi di stretta attualità. Gli articoli di Levi si soffermano anche su personalità ben note ­– da Gheddafi ad Arafat, da Gorbaciov ad Aldo Moro – e tracciano una particolare storia dell’Italia e del mondo contemporaneo, visti con l’occhio di un intellettuale-scienziato che ha cercato di affrontare con gli strumenti della ragione, ma anche con una carica polemica per certi versi controcorrente, il caos della modernità.
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