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29 dicembre 2009
In libreria
Censis - U.C.S.I.
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Ottavo Rapporto sulla comunicazione. I media tra crisi e metamorfosi, a cura di S.Marcelli e M. Valeri, Milano, Franco Angeli, 2009, 160 pp.
SchedaLa ottava edizione del Rapporto sulla comunicazione prosegue il monitoraggio dell'evoluzione dei consumi mediatici in Italia, misurati ormai nell'arco di un decennio. La crisi economica mondiale che stiamo attraversando - che è anche la prima grande crisi conosciuta dalla società digitale - ha accelerato il processo di trasformazione del sistema dei media già in atto, sospinto dallo sviluppo tecnologico, modificandone alcune direttrici. E determinando metamorfosi inattese, secondo il paradigma della moltiplicazione e integrazione dei media, con l'assottigliamento dei confini tra i mezzi e tra i generi della comunicazione. Il Rapporto si focalizza anche su tre questioni di grande rilevanza e attualità. La prima è la moltiplicazione degli usi della televisione: un mezzo che rimane saldamente dominante nel panorama mediatico degli italiani e che le innovazioni tecnologiche stanno spingendo al centro di nuovi scenari di offerta. Il secondo approfondimento tocca il tema cardine dell'informazione e della fiducia riposta dal pubblico nei media. Il terzo focus riguarda l'affermazione di un nuovo paradigma nell'uso dei media, rispecchiato dalla crescita esponenziale degli utenti di Facebook e degli altri social network. [... leggi tutto]
*link all'Indice del volume sul sito dell'editore Franco Angeli.
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27 dicembre 2009
Migranti
Centro COME
Convivere nel tempo della pluralità. XI Convegno dei Centri interculturali
Milano, Franco Angeli, 2009, 288 pp.
Convivere nel tempo della pluralità. XI Convegno dei Centri interculturali
Milano, Franco Angeli, 2009, 288 pp.
Scheda
È questo per il nostro Paese un momento cruciale e importante in cui si stanno definendo i modi e i nodi della convivenza fra diversi. La presenza degli immigrati stranieri, giunti qui dai quattro angoli del mondo, ha reso negli anni le città e le comunità sempre più variegate e plurali, quanto a riferimenti, origini, storie, accenti.
È questo per il nostro Paese un momento cruciale e importante in cui si stanno definendo i modi e i nodi della convivenza fra diversi. La presenza degli immigrati stranieri, giunti qui dai quattro angoli del mondo, ha reso negli anni le città e le comunità sempre più variegate e plurali, quanto a riferimenti, origini, storie, accenti.
Finora le politiche dell'immigrazione si sono mosse in due direzioni: da un lato il controllo dei flussi e il contenimento delle presenze, dall'altro i dispositivi di accoglienza e di inserimento per gli immigrati.
Sono rimasti fin qui nell'ombra i temi legati alle profonde trasformazioni in atto nelle comunità e nei servizi e i modi dell'interazione fra "vecchi e nuovi cittadini", fra "autoctoni" e immigrati. Così come finora si sono poco indagati i cambiamenti avvenuti nei luoghi per tutti, le reciproche rappresentazioni, le forme della relazione, ora segnate da conflitti e distanza, ora da reciproca convenienza e da quotidiani e minuti eventi di integrazione.
È necessario inaugurare una nuova fase di riflessione, operatività e consapevolezze, che coinvolga non solo gli immigrati e i loro bisogni di integrazione, ma anche le comunità nel loro insieme. Questo volume raccoglie idee, riflessioni e progetti presentati nel corso dell'XI Convegno dei Centri Interculturali italiani, svoltosi a Milano nell'ottobre 2008.... [...leggi tutto].
*segnalato da C.S.
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In libreria
Maurizio Ferraris
Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce
Roma-Bari, Laterza, 2009, pp. XV-430.
Scheda del libro
*link all' Indice e ad altra documentazione sul libro disponibile sul sito dell'editore Laterza.
Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce
Roma-Bari, Laterza, 2009, pp. XV-430.
Scheda del libro
Tutto è per sempre. Oggi tutto è scritto, tutto si può ritrovare. L’esplosione della scrittura svela l’essenza del legame sociale, la documentalità. Perché è necessario lasciar tracce: altrimenti non ci sarà niente nessuno in nessun luogo mai. Questo libro parla di oggetti come i soldi e le opere d’arte, i matrimoni, i divorzi e gli affidi congiunti, gli anni di galera e i mutui, il costo del petrolio e i codici fiscali, il Tribunale di Norimberga e le crisi finanziarie. Sono gli oggetti sociali, cioè le iscrizioni che affollano il nostro mondo decidendo se saremo felici o infelici. Queste scartoffie le detestiamo eppure facciamo la fila per averle, e si accumulano nelle nostre tasche, nei portafogli, nei cassetti, nei telefonini, nei computer e negli archivi di ogni sorta che ci circondano, nel mondo reale e in quello virtuale. Ecco il motivo per cui questa teoria del mondo sociale si intitola Documentalità: la società della comunicazione è in realtà una società della registrazione e della iscrizione. Lo è sempre stata, ma lo è a maggior ragione oggi, con l’esplosione della scrittura e degli strumenti di registrazione, che svela come meglio non si potrebbe l’essenza del mondo sociale. Un mondo in cui persino i media, quelli che dovrebbero darti la vita in diretta, sono i massimi produttori di spettralità. Un mondo in cui la profezia di Warhol secondo cui un giorno ognuno di noi avrà i suoi quindici minuti di notorietà significa anzitutto: ognuno di noi sarà uno spettro per almeno quindici minuti, su YouTube o da qualche altra parte. [leggi tutto]
*link all' Indice e ad altra documentazione sul libro disponibile sul sito dell'editore Laterza.
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22 dicembre 2009
Ribellione grafica
L’insegna in ferro ARBEIT MACHT FREI (Il lavoro rende liberi), posta all’ingresso del campo di sterminio di Auschwitz, è stata rubata e ritrovata dopo qualche giorno. Quasi tutti i giornali del mondo danno spazio alla notizia, trattandosi di un simbolo la cui figuratività supera persino l’eternità della parola stampata.
Leggo inoltre che la B di ARBEIT sarebbe stata deliberatamente rovesciata, come gesto di sfida contro il regime nazista, dal fabbro polacco Jan Liwacz che ha realizzato l’insegna. Osservandola però, avrei pensato altro, sbagliando.
Lo stile si ispira probabilmente al tedesco Akzindenz Grotesk, quasi perfetto quanto a funzione per comunicare, tanto che ancora oggi l’industria lo usa nelle versioni più aggiornate. Un “bastone” famoso è il Futura, prodotto per la tipografi a a partire dal 1922 (contaminazione nella M di MACHT?) e disegnato da Paul Renner, molto influenzato dal Bauhaus della Germania prenazista. La copertina per il libro (1922) e soprattutto l’insegna del rivoluzionario Istituto di Dessau (1925-26) disegnano la B con gli occhielli perfettamente identici, e non poteva essere diversamente visto che l’equilibrio della comunicazione del Bauhaus, che diverrà ispirazione universale, viene fondato sulla chiarezza e sulla simmetria.
E questo è il punto: la B dello stile grottesco ha gli occhielli più o meno simili, in tal caso non si potrebbe parlare di rovesciamento, a meno che non si tratti di un grottesco fantasia, di cui peraltro non ve ne è traccia nelle altre lettere che compongono l’insegna. Sicché, prima di conoscere l’intento nobilissimo di Liwacz, avrei pensato ad una soluzione esecutiva che faceva di necessità virtù, così come nella composizione tipografica molto spesso si doveva ricorrere all’improvvisazione e all’adattamento per raggiungere lo scopo. Non dimentichiamo il contesto storico: era d’obbligo tener conto di un elementare principio di economia delle risorse.
L’insegna di Auschwitz esprime un concetto di pittura letterista applicato alla sagomatura del metallo. Sembra disegnato su un unico modello l’occhiello della R di FREI, identico a quello superiore della B di ARBEIT, ma probabilmente la stessa sagoma l’avremmo potuta trovare anche nel caso di una lettera P; mentre l’occhiello inferiore della B è certo scompensato, ma lo è anche la gamba della R.
Inoltre, il segmento traverso della A è sulla stessa altezza intermedia della B e della R e, probabilmente, lo sarebbe stato anche nel caso di una P, ecc. Questo poteva giustificare, in un certo qual senso, l’occhiello inferiore della B ridotto rispetto a quello superiore.
Tutta la composizione sembra riproporre un calligramma di Apollinaire, infatti non segue la logica della perfetta distribuzione dei caratteri e del loro disegno ma quella enfatizzante di un manifesto reclame, forgiata dalla mano di un artigiano, dissidente politico, fabbro più che pittore letterista.
In assoluto, alla fine, di fronte alla sacralità di questo simbolo, ciò che conta sono solo la testimonianza del suo Autore, la sua ribellione grafica contro il “sogno” - come Primo Levi definì l’incubo, drammaticamente reale - dell’Olocausto e, soprattutto, l’averlo ritrovato.
Francesco Pirella
*Francesco Pirella, editore e studioso dell'arte grafica, è fondatore e direttore di ARMUS Archivio Museo della stampa di Genova.
*pubblicato per gentile concessione dell'autore.
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Il documentario in libreria
Mario Balsamo - Gianfranco Pannone
L'officina del reale. Fare un documentario dalla progettazione al film
Roma, Cdg - Centro di documentazione giornalistica, 2009
Scheda del libro
L'officina del reale. Fare un documentario dalla progettazione al film
Roma, Cdg - Centro di documentazione giornalistica, 2009
Scheda del libro
Quello che avete tra le mani è un manuale pratico e indispensabile per realizzare, passo dopo passo, un documentario: dalla scelta della storia al suo sviluppo, dalla scrittura alle riprese e quindi al montaggio. Ma questo è anche un libro 'filosofico' che pone delle domande e offre delle risposte su cosa significhi raccontare delle storie del reale, in un dialogo costante tra noi, autori e docenti, e voi lettori, trasformati in classe virtuale. E con voi ci muoveremo tra istanze narrative e assunti etici, tra testimoni e conflitti drammaturgici, tra film e trame d'attualità.
*link al blog di Gianfranco Pannone, documentarista di professione; insegna Regia del documentario presso Act-Multimedia di Roma.
*Link a documentario.it. Portale italano del cinema documentario , particolarmente utile per la ricchezza delle fonti e delle pubblicazioni disponibili online.
*link a Doc/It - Associazione Documentaristi Italiani con sede a Bologna.
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20 dicembre 2009
Massimo Russo e Vittorio Zambardino
Eretici Digitali. La rete è in pericolo, il giornalismo pure. Come salvarsi con un tradimento e dieci tesiMilano, Apogeo, 2009, 259 pp.
Eretici Digitali. La rete è in pericolo, il giornalismo pure. Come salvarsi con un tradimento e dieci tesiMilano, Apogeo, 2009, 259 pp.
Scheda
Il mondo dei media e quello del Web rischiano seriamente, ognuno per proprio conto, di andare a rotoli, e con loro quel poco di libertà che racchiudono. Massimo Russo e Vittorio Zambardino, giornalisti che da oltre quindici anni "si sporcano le mani" con Internet, raccolgono la sfida e in dieci eretiche tesi raccontano gli scenari che si stanno profilando e che ci aspettano negli anni a venire. [... Leggi tutto ]
www.ereticidigitali.itIl mondo dei media e quello del Web rischiano seriamente, ognuno per proprio conto, di andare a rotoli, e con loro quel poco di libertà che racchiudono. Massimo Russo e Vittorio Zambardino, giornalisti che da oltre quindici anni "si sporcano le mani" con Internet, raccolgono la sfida e in dieci eretiche tesi raccontano gli scenari che si stanno profilando e che ci aspettano negli anni a venire. [... Leggi tutto ]
*segnalato da C.S.
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19 dicembre 2009
In libreria
Gennaro Carotenuto
Giornalismo partecipativo. Storia critica dell’informazione al tempo di Internet
Modena, Nuovi Mondi, 2009, 352 p.
Giornalismo partecipativo. Storia critica dell’informazione al tempo di Internet
Modena, Nuovi Mondi, 2009, 352 p.
Scheda del libro
Il conformismo, la sciatteria, la sudditanza culturale, il servilismo e il carrierismo sono i primi motori di omologazione dei media tradizionali. Una speranza viene da Internet. Nella nebulosa informativa, i “media personali di comunicazione di massa”, dove milioni di liberi cittadini possono dire la propria, libertà di stampa vuol dire biodiversità informativa e giornalismo come bene comune. [leggi tutto..]
Il conformismo, la sciatteria, la sudditanza culturale, il servilismo e il carrierismo sono i primi motori di omologazione dei media tradizionali. Una speranza viene da Internet. Nella nebulosa informativa, i “media personali di comunicazione di massa”, dove milioni di liberi cittadini possono dire la propria, libertà di stampa vuol dire biodiversità informativa e giornalismo come bene comune. [leggi tutto..]
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17 dicembre 2009
Genova in libreria
Mario Paternostro
Diaro di un cronista di provincia. Genova 1960-2009
Genova, De Ferrari, 2009, 223 pp.
scheda del libro
*link alla recensione di Wanda Walli su "Repubblica.Il Lavoro", 3 dicembre 2009.
Diaro di un cronista di provincia. Genova 1960-2009
Genova, De Ferrari, 2009, 223 pp.
scheda del libro
La città di Genova raccontata attraverso la cronaca di un reporter sempre sulla notizia, quale è Mario Paternostro, attualmente direttore di Primocanale, ma per anni giornalista de Il Secolo XIX. Le impressioni e i ricordi personali si alternano alle annotazioni del cronista, negli anni fondamentali dello sviluppo “ moderno” della città e ne scaturisce un’ analisi molto dettagliata del territorio cittadino, con un capitolo per ognuna delle zone che maggiormente identificano Genova. Dal racconto di Paternostro si percepisce inoltre il valore del cambiamento sociale e strutturale che la città ha subito in cinquant’ anni di storia recente, in un nostalgico racconto del “ come eravamo”. Nel volume sono citati circa 200 dei personaggi più in vista della città.
L'autore Mario Paternostro, direttore di Primocanale, insegna Teoria e tecnica del linguaggio giornalistico alla Facoltà di Scienze Politiche di Genova. E’ autore di numerosi volumi.
*link alla recensione di Wanda Walli su "Repubblica.Il Lavoro", 3 dicembre 2009.
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16 dicembre 2009
Mediaset vs Youtube
Dal bacio di Pietro e Cristina della prima edizione alle docce bombastiche, le liti con schiaffi o bicchieri all’aria delle ultime, il Grande Fratello era curiosità e voyeurismo, costume e informazione su Youtube. Era, non lo sarà più, per la storica sentenza del Tribunale di Roma che ordina la rimozione immediata di tutti i contenuti legati al reality “illecitamente caricati” sul sito. «Con questo provvedimento che si inserisce nella causa iniziata nel luglio 2008 da Mediaset contro Youtube - spiegano da Cologno Monzese - si accolgono per la prima volta le richieste dei broadcaster e degli editori a vedere tutelati i diritti e l'esclusività dei propri contenuti, generati con importanti investimenti che finanziano l'intero sistema dell'informazione e dell'intrattenimento internazionale».
Scrivo di questa notizia, è di oggi la sentenza, perché vorrei che si riflettesse, non tanto sullo snaturamento di un fenomeno che, nato naturalmente e cresciuto liberamente (molti blog han sempre linkato video alla fine dei post, molte testate han fatto riferimento ad episodi che poi erano rintracciabili, migliaia le visualizzazioni e commenti di non condannabili fanatici e comprensibili annoiati), ma riflettere sul fatto che per la prima volta Youtube venga considerato non più un sito qualunque anche se particolare, ma un vero e proprio editore (da qui le varie regole che dovrà rispettare e accordi che, se vorrà, dovrà stipulare). «Non si tratta di semplici 'provider di spazi web', ma di veri e propri editori che devono rispondere alle regole come tutti gli altri media. Anche Youtube ha quindi la responsabilità dei contenuti che sfrutta pubblicitariamente» conclude Mediaset «l'ordinanza di oggi non censura Internet ma ne allarga i confini. Tutti gli editori, Mediaset in testa, possono ora investire nella propria offerta gratuita sul web a beneficio dei navigatori, certi di un contesto di regole definite. Tutti gli operatori Internet, a cominciare da Youtube, potranno stringere accordi con Mediaset e gli altri editori in un quadro di legalità e di reciproca soddisfazione».
Presa di posizione necessaria perché anche la rete ha bisogno di regole o intollerabile restrizione della libertà, anzi curiosità, personale?
Scrivo di questa notizia, è di oggi la sentenza, perché vorrei che si riflettesse, non tanto sullo snaturamento di un fenomeno che, nato naturalmente e cresciuto liberamente (molti blog han sempre linkato video alla fine dei post, molte testate han fatto riferimento ad episodi che poi erano rintracciabili, migliaia le visualizzazioni e commenti di non condannabili fanatici e comprensibili annoiati), ma riflettere sul fatto che per la prima volta Youtube venga considerato non più un sito qualunque anche se particolare, ma un vero e proprio editore (da qui le varie regole che dovrà rispettare e accordi che, se vorrà, dovrà stipulare). «Non si tratta di semplici 'provider di spazi web', ma di veri e propri editori che devono rispondere alle regole come tutti gli altri media. Anche Youtube ha quindi la responsabilità dei contenuti che sfrutta pubblicitariamente» conclude Mediaset «l'ordinanza di oggi non censura Internet ma ne allarga i confini. Tutti gli editori, Mediaset in testa, possono ora investire nella propria offerta gratuita sul web a beneficio dei navigatori, certi di un contesto di regole definite. Tutti gli operatori Internet, a cominciare da Youtube, potranno stringere accordi con Mediaset e gli altri editori in un quadro di legalità e di reciproca soddisfazione».
Presa di posizione necessaria perché anche la rete ha bisogno di regole o intollerabile restrizione della libertà, anzi curiosità, personale?
Alessandro Ferraro
Genova in libreria
Roberto Speciale
Generazione ribelle. Quaderni ritrovati
Reggio Emilia, Edizioni Diabasis, 2009
Scheda del libro
Generazione ribelle. Quaderni ritrovati
Reggio Emilia, Edizioni Diabasis, 2009
Il libro sarà presentato giovedì 17 dic. 2009, h. 17.30 presso la Sala della Società di Letture e Conversazioni Scientifiche Palazzo Ducale, ammezzato ala est, P.zza Matteotti, 5. Con l’Autore ne parleranno Stefano Zara; Giuseppe Pericu; Andrea Ranieri, assessore Comune di Genova e Claudio Montaldo, assessore Regione Liguria.
Scheda del libro
Tre quaderni di appunti, ritrovati per caso, raccontano un passato recente, una storia individuale e collettiva in una Liguria che sembra antica ma è vera, viva. Forse ribelli si nasce e gradualmente ci si forma una visione del mondo, si impara a camminare con determinazione scoprendo l’umanità che ci circonda, il piacere della cultura e della politica ma anche la quotidianità, gli affetti, il divertimento, l’ironia. Una generazione trova se stessa nel Movimento studentesco e nell’impegno politico, vissuto con passione e generosità. E ora? C’è il rischio di rimanere prigionieri nel labirinto nel quale si è costretti perché si è spezzato il fi lo di Arianna, cioè la ragione necessaria per uscirne. Sembra a volte che un vento di sabbia sommerga molte cose: volgarità e corruzione si diffondono. Guida dell’azione diventa sempre più la vanità, l’arroganza, il solipsismo. Rimane solo la fuga o c’è ancora bisogno di ribellione?
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15 dicembre 2009
In libreria
Enzo Melillo
Voci e volti di Liguria
Genova, Fratelli Frilli Editori, 2008, 180 p.
scheda libro
*Link utili
Introduzione del volume (sul sito dell'Editore)
Fratelli Frilli Editore
Voci e volti di Liguria
Genova, Fratelli Frilli Editori, 2008, 180 p.
scheda libro
Segnalo un libro che ho apprezzato moltissimo. Le storie più significative di 5 anni di servizi televisivi ideati e realizzati da Enzo Melillo per il "Settimanale" della Liguria, rubrica della Tgr RAI in onda ogni sabato.
Storie che sulla carta risultano altrettanto fresche e vivide per il lettore quanto lo sono state, in origine, per lo spettatore davanti allo schermo.
Brevi, si avviano tutte con un incipit coinvolgente e, grazie a uno sguardo che sa cogliere e fissare lo straordinario del quotidiano, sei subito immerso nell'esperienza che ha mutato il corso di una vita, nella meraviglia degli eventi palesata da piccoli grandi gesti.
Quaranta storie dove compaiono mestieri antichi, famiglie e ragazzi che inseguono un sogno (Da grande farò il Loris Capirossi), ricordi di anziani sopravvissuti al campo di concentramento grazie alla forza di volontà e alla creatività (Il miracolo di Caterina, dove Caterina è una radio costruita con pezzi di recupero e smontata e rimontata ogni volta), la disabilità (Il coraggio di vincere sul buio), difficoltà e successi ma sempre, e soprattutto, testimonianze e storie di Liguria.
Un libro che, come si legge nella Prefazione di Sergio Farinelli (Caporedattore sede RAI della Liguria), "nasce dal cuore, insomma. Per questo è da leggere".
*Link utili
Introduzione del volume (sul sito dell'Editore)
Fratelli Frilli Editore
Silvia Dini
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13 dicembre 2009
Convegno "Cultura senza barriere"
"Cultura senza barriere"
Università degli studi di Padova, 18 - 20 febbraio 2010
Convegno inaugurale moderato da Emil Abirascid, giornalista, direttore di Innov’azione e collaboratore di Nova – Il Sole 24 Ore e Wired Italia.
3 giorni di seminari gratuiti su diversi temi: accessibilità del web, usabilità, architettura dell’informazione, editoria digitale, biblioteche digitali, mondi virtuali, social network, web design, politica online, sociologia della rete, open source e tecnologie innovative.
In particolare chi si occupa di informazione potra' apprezzare il seminario di Gianpiero Lotito "Emigranti digitali. La generazione che ha guidato la trasformazione del mondo" e di Mariuccia Teroni "Tecnologia, tecnica e contenuti: come pubblicare sulla Rete in modo efficace".
*link utili
Cultura senza barriere
Cose che liberano
Innov’azione
Silvia Dini
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11 dicembre 2009
In libreria
Furio Bordon
A gentile richiesta
Palermo, Sellerio, 2009, 236 p.
*link alla recensione di Alessandro Mezzena Lona, La nostra cinica Italia, schiava della tv del dolore Furio Bordon la raccontava in un libro del 1974, "il Piccolo", 20 ott. 2009
A gentile richiesta
Palermo, Sellerio, 2009, 236 p.
Scheda del libro dal sito dell'editore Sellerio
Al centro dell’azione è la collaborazione mediatica tra un giornale e una trasmissione televisiva: il giornale fornisce il caso umano, la tv lo apparecchia in studio corredandolo di pubblico e pubblicità. «La prima», è fatta su una bambina, «Premio bontà classe Juniores C», presentata come l’angioletto che veglia, nel monolocale, sul fratellino: non dorme per tenere lontani da lui scarafaggi e topi scorrazzanti nell’edificio all’infimo del degrado. Nello stesso palazzo, allo scantinato, abita «la donna», la protagonista centrale del romanzo, con le sue due bambine: è vedova giovanissima di un ragazzo morto per una malattia non curata, è ignorante, abituata alla sottomissione e manca di ogni risorsa, e sul punto di morir di fame. L’illusione dei buoni sentimenti televisivi la tenta a diventare lei il caso umano da rappresentare sullo schermo. ..... [leggi tutto]
Al centro dell’azione è la collaborazione mediatica tra un giornale e una trasmissione televisiva: il giornale fornisce il caso umano, la tv lo apparecchia in studio corredandolo di pubblico e pubblicità. «La prima», è fatta su una bambina, «Premio bontà classe Juniores C», presentata come l’angioletto che veglia, nel monolocale, sul fratellino: non dorme per tenere lontani da lui scarafaggi e topi scorrazzanti nell’edificio all’infimo del degrado. Nello stesso palazzo, allo scantinato, abita «la donna», la protagonista centrale del romanzo, con le sue due bambine: è vedova giovanissima di un ragazzo morto per una malattia non curata, è ignorante, abituata alla sottomissione e manca di ogni risorsa, e sul punto di morir di fame. L’illusione dei buoni sentimenti televisivi la tenta a diventare lei il caso umano da rappresentare sullo schermo. ..... [leggi tutto]
*link alla recensione di Alessandro Mezzena Lona, La nostra cinica Italia, schiava della tv del dolore Furio Bordon la raccontava in un libro del 1974, "il Piccolo", 20 ott. 2009
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Un libro a Milano
Ciao! Volevo segnalare questa fiera della quale, purtroppo, sono venuta a conoscenza solo oggi.
Primo salone della piccola e media editoria indipendente
Milano 11/12/13 dicembre 2009
Inaugurazione salone
Venerdì 11 dicembre, ore 19.30.
Sarà presente Alice, madrina dell'evento.
Orari di apertura
Venerdì 11/12 19.30 - 22
Sabato 12/12 9.30 - 22
Domenica 13/12 9.30 - 19.30
SuperstudioPiù - Via Tortona, 27 - Milano.
INGRESSO GRATUITO
info@unlibroamilano.it
http://www.unlibroamilano.it/
Primo salone della piccola e media editoria indipendente
Milano 11/12/13 dicembre 2009
- Tanti libri da sfogliare e da leggere.
- Incontro con gli autori.
- Presentazioni libri.
- Musica live.
- Dibattiti sui grandi temi dell'attualità.
- Laboratori per ragazzi.
- Concorsi letterari.
- Happy hour e tanto altro.
Inaugurazione salone
Venerdì 11 dicembre, ore 19.30.
Sarà presente Alice, madrina dell'evento.
Orari di apertura
Venerdì 11/12 19.30 - 22
Sabato 12/12 9.30 - 22
Domenica 13/12 9.30 - 19.30
SuperstudioPiù - Via Tortona, 27 - Milano.
INGRESSO GRATUITO
info@unlibroamilano.it
http://www.unlibroamilano.it/
* Rosaria Ranieri
09 dicembre 2009
In libreria
Gino Battaglia
“Europei senza patria”. Storie di Rom
Napoli, Guida, 2009, 236 p.
“Europei senza patria”. Storie di Rom
Napoli, Guida, 2009, 236 p.
Il libro sarà presentato a Genova venerdì 11 dic. 2009, h.17,30 presso la Sala conferenze del Banco di Chiavari Via Garibaldi, 2. Insieme all’autore intervengono: il Sindaco di Genova Marta Vincenzi, Francesca Balzani, Michele Marchesiello e Roberto Pozzar.
Scheda del libro
Quando si pensa a questi europei senza patria, ai Rom, ai Sinti e a tutti quelli che, talvolta con una sfumatura dispregiativa, si chiamano zingari, si dimentica spesso che sono uomini, donne, anziani, bambini, soprattutto bambini. Allora bisogna mettere sulla bilancia anche la loro umanità, i loro bisogni, i loro tentativi, le loro gioie, la loro dignità, il loro ostinato sperare, anche se questo rende forse più difficile formulare un giudizio netto o tenersi le proprie convinzioni. In questo libro sono raccolti episodi, storie, fatti e riflessioni che aiutano a comprendere una condizione, stili di vita, tanti problemi su cui in genere si procede per impessioni, per sentito dire, per partito preso. Europei senza patria ci restituisce insomma quell'umanità ricca, dolente e infinitamente varia che rimane sconosciuta ai più. E, per una volta, bisogna dire che è bene che i conti non tornino tanto facilmente. Un incontro così profondo e intimo è stato possibile grazie all'amicizia con i Rom scaturita dall'impegno di più di venticinque anni della Comunità di Sant'Egidio in loro favore, in Italia e in Europa.
*segnalato da C.S.
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08 dicembre 2009
Il futuro della Rete tra tecnologie e applicazioni
Vª Conferenza Annuale Top.IX
INTERNET EVOLVED
La rete esce dalla rete
10 dicembre 2009
Centro Congressi Torino Incontra
La Conferenza annuale organizzata dal Consorzio TOP.IX si articolerà in quattro sezioni:
Le nuove frontiere della rete; Green-Web; Micro Apps; Government as a platform
*link al sito della Conferenza e al Programma con informazioni sui relatori e sui contenuti degli interventi previsti.
Per informazioni logistiche sulla sede e orari della Conferenza
http://conferenza.top-ix.org/main/contatti/
*link a Consorzio TOP.IX
TOrino Piemonte Internet eXchange
*segnalato da C.S.
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05 dicembre 2009
I nuovi genovesi
POPOLI SULLA SCIA
Galata e 'nuovi genovesi'
Mostra fotografica
19 novembre 2009 - 10 gennaio 2010
Galata Museo del Mare - Genova
"La storia delle migrazioni è una storia di uomini e donne, di persone, di sentimenti. E gli stessi sentimenti che furono dei nostri padri emigranti, sono oggi quelli di tanti tra noi, non dobbiamo scordarcelo. E' questo il senso di una memoria civile." (Maria Paola Profumo)
La Mostra fotografica Popoli sulla scia è dedicata agli immigrati, giunti da ogni parte del mondo per cercare futuro nella nostra città. Sono i nuovi genovesi che qui lavorano, studiano, hanno figli contribuendo alla vita economica, sociale e cuturale di Genova.
Mostra realizzata dal team Donna Fotografa diretto da Giuliana Traverso [leggi tutto]
Galata Museo del Mare - Galleria dell'Esposizioni - 2° piano
Calata de Mari 1, Genova
info@galatamuseodelmare.it
http://www.galatamuseodelmare.it/
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04 dicembre 2009
In libreria
Paolo Baudi di Vesme - Franco Brigida
L'evoluzione dei media e della pubblicità in Italia
L'evoluzione dei media e della pubblicità in Italia
Milano, Franco Angeli, 2009, 454 pp.
Collana: T.P. - a cura dell'Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti
Collana: T.P. - a cura dell'Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti
Scheda
Un libro per chi si affaccia per la prima volta al mondo della comunicazione e della pubblicità, e al contempo uno strumento indispensabile di formazione e di aggiornamento per chi in questo mondo lavora ogni giorno. Il testo concentra la propria analisi teorica sul particolare ruolo giocato dalla pubblicità, descrivendo la struttura organizzativa del mercato pubblicitario italiano e analizzando i singoli mezzi pubblicitari, le diverse tipologie, le ricerche valutative, le prospettive e gli scenari futuri.[... leggi tutto]
*segnalato da Martina Russano
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