Andrea Morigi - Hamza Boccolini
Media e Oriente
Milano, Mursia, 2011, 136 p.
Descrizione
«Fino all'11 settembre 2001 era credenza diffusa in Occidente che il mondo islamico trattasse la tivù come un aratro, oggetto grezzo nella lenta semina delle ideologie. Ma da quella data in poi, ci si accorse che il piccolo schermo, supportato dall'avvento di Internet, stava diventando lo strumento supremo di propaganda e conversione per il lato oscuro dell'Islam.»
Storia e controcronaca delle televisioni islamiche dal pulpito di al-Jazeera alle notizie senza velo di al-Arabiya, dai cartoon kamikaze ai reality coranici, alla propaganda americana accesa da al-Hurra. Ovvero come i satelliti divennero scimitarre e le parabole scudi nell'ultima guerra santa dei palinsesti. «Cambiamento» è lo slogan che attraversa il Medio Oriente dove 700 canali satellitari diffondono trasmissioni in lingua araba e scuotono quei popoli finora paralizzati fra l'ordine garantito dai regimi autoritari e la tentazione della guerra santa. Alle nuove generazioni del mondo islamico, il panorama mediatico è apparso per anni un universo blindato e immutabile, concepito esclusivamente a scopo di propaganda politica, ideologica e religiosa. Quella che si apre ora è una nuova fase interna allo scontro fra le civiltà: il conflitto fra la modernità e l'immobilità. Questo libro è la storia e, al contempo, la controcronaca delle televisioni islamiche con e senza velo. Una lunga panoramica fatta di mezzibusti, di emiri, di tg, di talk show, di fiction, di reality. E del loro cammino verso la rivoluzione.
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