I guerrieri del ghiaccio
Le cronache del fuoco e del ghiaccio
Milano, Mondadori, 2011, 441pp.
Decimo libro della longeva ed epica saga: Le cronache del Ghiaccio e del fuoco (titolo originale: A Song of Ice and Fire ndr) partorita dalla mente dello scrittore e sceneggiatore americano George Martin. La saga é nata nel lontano 1996, miscelando elementi della fiaba classica di stampo medievale, alla ben più brutale realtà dei cosiddetti "secoli bui". Il lettore si trova quindi proiettato in un mondo (il continente Occidentale o "Westros") popolato da cavalieri, principesse, re e regine, nani e castelli. Tuttavia "non è tutto oro ciò che luccica". Infatti, l'autore sconvolge le "favolistiche" figure classiche mostrando un lato oscuro, sicuramente più realistico: quindi il cavaliere galante e coraggioso si rivela essere un bruto, rozzo reclutato con la forza del denaro da questo o quel lord e non si farà scrupoli a saccheggiare città e perpetrare uccisioni. Allo stesso modo il grasso e bonario re, in verità è un usurpatore che occupa il trono (detto Trono di Spade) con la forza dopo una insurrezione generale contro la vecchia dinastia, infedele alla moglie e amante dei piaceri del cibo e dell'alcol a scapito degli "affari di stato". Martin però non si dimentica dei valori "classici" del guerriero o degli ideali romantici delle fanciulle innamorate, quindi con lo scorrere delle pagine il lettore incapperà in nobili fedeli al proprio re e al proprio codice d'onore e fanciulle di nobile nascita o popolane in attesa della magica storia d'amore con il bel guerriero che dovranno fare i conti con un mondo decisamente avverso. Il tutto supportato da una trama decisamente accattivante e una ambientazione varia e innovativa insaporita da riflessioni di alcuni personaggi amaramente ironiche. Elementi che hanno portato la fortunata serie ad essere una delle più amate nell'ambito fantasy.
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