Prima Comunicazione è una rivista di informazione che, mensilmente, pubblica storie, notizie, interviste e voci sull’evoluzione e sui progressi del mondo dell’informazione e della comunicazione. Nasce a Milano nel 1973 da un’idea di Umberto Brunetti e Alessandra Ravetta. “La comunicazione come tecnica di potere” è la frase che compariva sopra la testata di
Prima dal 1973 al 1976 e che esprime la volontà da parte dei fondatori di creare “non un giornale per i giornalisti, ma una cronaca dell’informazione e dell’uso che la società ne faceva” . Questa rivista è uno strumento indispensabile per capire come funziona e cosa succede nel mondo del giornalismo, della televisione, della pubblicità, della comunicazione pubblica e dei nuovi media.
Prima si indirizza, quindi, alla società dell’informazione e, più precisamente, a un pubblico di opinion leader e professionisti della comunicazione: direttori, editori, giornalisti, politici, professori universitari, responsabili della pubblicità e delle relazioni pubbliche.
Prima Comunicazione si presenta con una veste grafica ordinata e strutturata. Le principali rubriche sono:
- Borsino dei direttori, la vita, la storia professionale e qualche curiosità sui giornalisti che arrivano in cima – ogni mese, presenta quattro o cinque giornalisti;
- Fatti & Flash, fatti e notizie della editoria, della tivù, di internet e della comunicazione;
- Lavori in corso, leggi e norme della comunicazione in parlamento;
- E la barca va, gli avvenimenti della economia, della finanza e della borsa. E dei giornali che li raccontano – a cura di Carlo Riva;
- Tendenze digitali, trend di quotidiani e periodici – con alcune considerazioni su direttori, redazioni e concorrenza.
Negli ultimi due anni,
Prima Comunicazione ha intervistato numerosi professionisti dell’informazione, direttori o giornalisti autorevoli, dedicando loro il servizio di copertina. Ne ricordo alcuni:
- marzo 2012: intervista a Marco Tarquinio, direttore dell’Avvenire;
- dicembre 2011: articolo dedicato a Giorgio Napolitano. Grazie al suo modo di fare comunicazione, è stato definito l’uomo dell’anno. Non esiste nessuna strategia di marketing o regia comunicativa che gli impone come comportarsi, è lui in persona che decide quando e cosa comunicare, il suo modo di essere diventa comunicazione ed è consapevole che ogni parola che pronuncia è destinata a pesare;
- settembre 2011: il direttore Roberto Napoletano spiega che il Sole24ore fa un’informazione più ‘documentale’ e ha recuperato il rigore e l’identità storica che gli appartenevano;
- marzo 2011: intervista a Monica Mondardini, amministratore delegato del gruppo editoriale L’Espresso;
- gennaio 2011: il direttore dell’Espresso Bruno Manfellotto racconta a Prima il rilancio e il restyling della rivista;
- dicembre 2010: l’ex-direttore di Raitre Paolo Ruffini racconta il successo e l’esplosione di audience per le quattro puntate di ‘Vieni via con me’ e di una serie consistente di programmi che ha ricevuto buoni riscontri da parte del pubblico: ‘Ballarò’, ‘Che tempo che fa’, ‘Report’;
- settembre 2010: l’editore radiofonico Eduardo Montefusco dà spiegazioni sul perché il business della radio gode di ottima saluta e registra sorprendenti guadagni attraendo pubblicità, a differenza delle redazioni giornalistiche e degli studi televisivi. A seguito dello switch off, in tivù si sono moltiplicati i canali e le grandi reti hanno subito un calo dello share. La radio non corre questo pericolo perché crea un legame particolare, un feeling con l’ascoltatore, di conseguenza alla radio preferita si resta sempre legati.
Sulle pagine di Prima, sono spesso presenti notizie e tendenze che riguardano il mondo digitale. Riporto alcuni articoli: “
La libertà corre sul web” (ottobre 2011, p. 80), articolo che parla di
Digital Democracy, un’organizzazione che nei Paesi in via di sviluppo insegna a usare la tecnologia come strumento di partecipazione politica; “
Attacco Banzai alle fortezze dell’editoria on line” (aprile 2011, p.67), dedicato a Banzai Media, una holding che ha guadagnato molto successo su Internet; “
Ora si può fare” (settembre 2010, p.79), presenta il nuovo quotidiano online
Lettera43.
Prima Comunicazione è presente anche su internet con un proprio sito
http://www.primaoline.it/, nel quale si trovano anche i classici “bottoni” che rinviano alle pagine di Facebook e Twitter. Nella sezione
In edicola, è possibile leggere una parte di alcuni articoli tratti dall’edizione cartacea, mentre nella sezione
Primaonline, sono pubblicate integralmente alcune interviste e notizie in anteprima, alle quali i lettori possono rispondere, pubblicando i propri commenti.
La tendenza di
Prima Comunicazione è quella di raccontare i successi di chi ce l’ha fatta, di chi è arrivato in alto.
Prima tratta in modo specifico i temi legati al mondo dell’informazione, un settore che oggi sta attraversando un periodo di crisi, di instabilità e di incertezza per il futuro. Ciononostante, le sue scelte ricadono sui protagonisti e sulle storie di chi rischia, proponendo al mercato qualcosa di innovativo, o di chi ha già ottenuto successo.
Prima ha uno sguardo sul mondo dell’informazione che è positivo, offre tutte le informazioni e i dati necessari affinché i lettori, principalmente professionisti che già lavorano nel mondo della comunicazione, siano costantemente informati. Grazie a
Prima, i lettori possono monitorare il mercato e prendere spunto, soprattutto sulle tendenze in ambito digitale ed evitare, così, di rischiare di trovarsi impreparati ai cambiamenti.
Selena Zamarian
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