Max Ascoli Antifascista, intellettuale, giornalista
Milano, Franco Angeli, 2012, 328 pp.
Dopo un lungo silenzio durato quasi trent'anni, la figura di Max Ascoli (Ferrara 1898 - New York 1978) è tornata ad attirare l'interesse degli storici italiani ed americani. Questo volume affronta i molteplici aspetti di una biografia culturale e politica che si è sviluppata tra le due sponde dell'Oceano in anni contrassegnati da avvenimenti tragici. Tre sono le tappe di questo percorso volto a ricomporre in un unico quadro i diversi tasselli di una personalità complessa come quella di Ascoli. Il periodo italiano, quello in cui giovane studente universitario Ascoli muove i primi passi negli ambienti dell'antifascismo e matura la scelta dell'esilio; quello tra le due guerre, che vede Ascoli in un ruolo di primo piano nel mondo accademico newyorkese, costantemente impegnato nel salvataggio di molti refuggees italiani ed europei; ed infine quello del dopoguerra quando egli si dedica totalmente alla realizzazione della rivista "The Reporter", l'impresa culturale nella quale meglio di ogni altra si rispecchia il profilo di questo "liberale gentiluomo".
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