Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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18 giugno 2013

Il meteorite Internet: quale futuro per la carta stampata?


Ignacio Ramonet, titolando il suo ultimo libro  L'esplosione dei media,  si interroga sul futuro della carta stampata, domanda ormai molto ricorrente e alla quale si sentono risposte contrastanti. C'è chi da ormai per “spacciati” i quotidiani e chi invece ritiene che internet non potrà mai sostituirsi alla carta stampata. In questo scenario, Ramonet si colloca nel mezzo, infatti egli ritiene che il meteorite internet sia stato un vero e proprio cataclisma per il mondo dell'informazione, proprio come era avvenuto all'epoca dei dinosauri, ma allo stesso tempo un'opportunità per i giovani giornalisti.

L'avvento del digitale ha inevitabilmente cambiato lo scenario dell'informazione e molti giornali rischiano l'estinzione. Non si può negare che negli ultimi anni le principali testate abbiano subito un notevole arresto nelle vendite. I quotidiani nazionali d'informazione a pagamento, sono le principali vittime della crisi dei media, in quanto  soffrono della concorrenza della stampa gratuita e delle loro stesse piattaforme digitali. Ormai è evidente che il pubblico è migrato su internet: tutti hanno uno smartphone, un iphone o un tablet, sistemi che consentono di tenersi informati costantemente e senza spendere un euro. Come emerge dal libro, alla stampa non rimane che adattarsi o morire. Ovviamente l'esplosione del digitale ha cambiato anche il ruolo dei destinatari dell'informazione che ora non sono più semplici lettori, ascoltatori o telespettatori inerti, ma sono e vogliono essere i protagonisti dell'informazione. Nella nuova società delle reti quindi, ogni cittadino diventa un “giornalista” potenziale e questo va a discredito della professione del giornalista stesso, che ha perso quel suo ruolo di mediatore e di portavoce della società. Oggi la fedeltà ad una sola testata è venuta meno, le persone sono più critiche e tendono a consultare più fonti, anche perché la stampa è spesso troppo dipendente dalla politica. Tutto questo non fa che contribuire all'erosione della credibilità dei media. Siamo passati dai media di massa alla massa dei media, dove ognuno può comunicare ciò che vuole e con il mezzo che preferisce, dove ci sono talmente tanti media da perdersi, dove il rischio di essere ingannati è molto alto perché l'informazione è inquinata dalle continue menzogne dette allo scopo di fare audience. È necessaria una inversione di rotta per la stampa, che deve reinventarsi per poter sopravvivere in questo nuovo scenario e recuperare di credibilità. Ma come fare?
Dalla lettura emerge che è essenziale decontaminare l'informazione: meno informazioni ma di migliore qualità; bisognerebbe poter acquistare un giornale con il timbro “garantito senza bugie”.
A tale proposito Ramonet  mette in luce l'operato di Wikileaks che contribuisce a diffondere le fughe di informazioni facendo conoscere al mondo notizie che riguardano i cittadini e che i poteri non vogliono rivelare.
Internet sembrerebbe quindi l'arma vincente per salvare i quotidiani, ma gli incassi della rete non permettono per ora a nessun grande giornale di compensare gli investimenti realizzati sul web né di colmare i deficit del cartaceo. Da qui l'idea di molti quotidiani, come il Times, di  annullare la gratuità di internet mettendo a pagamento ogni sito online. Pare quindi finita l'era del gratuito sostituita dal “freemium”. Ma sarà davvero questa la soluzione per salvare la stampa? Ovviamente Ramonet non ha la bacchetta magica per sapere cosa accadrà, ma ha una sua idea ben definita.
Invito chiunque abbia la curiosità di scoprirla, a leggere il libro.
Colpisce la quasi totale assenza di riferimenti al nostro paese, probabilmente spiegati dalla carenza di interesse in Italia, negli ultimi anni, al destino dell'informazione.
La lettura risulta piacevole, scorrevole e di grande interesse non solo per chi si occupa di informazione o lavora nell'ambito della comunicazione, ma anche come arricchimento culturale su vicende che, in un modo o nell'altro, ci toccano tutti. Vivamente consigliato, soprattutto a chi ha intenzione di svolgere la professione di giornalista.

 Alessandra Comino


Ignacio Ramonet
L'esplosione del giornalismo. 
Dai media di massa alla massa dei media 
Napoli, Edizioni Intra Moenia, 2012, 155 pp.


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