Il testo di Arvisson e Delfanti, Introduzione ai media digitali, si propone, come un manuale in grado di esaminare alcuni temi riguardanti i nuovi media digitali. Nella premessa degli stessi autori troviamo la ragione per cui è importante questa riflessione: “Fornire strumenti affinché i media digitali, internet e più in generale la società dell’ informazione non siano interpretati in un vuoto storico e secondo la semplice esperienza quotidiana individuale” (p. 8).
Alcuni dei temi trattati sono la “Globalizzazione”; la “ Cooperazione sociale online”; i “Media sociali”; Le economie dell’informazione.
Il libro è strutturato in modo schematico, per favorirne la consultazione, in ogni capitolo (sei in tutto) vi sono degli approfondimenti su temi di attualità (“quadri”). Nei quadri, Arvidsson e Delfanti ripropongono alcuni fatti di cronaca resi noti al pubblico, pratici esempi di come la teoria sul digitale da loro esposta ci si riproponga anche a livello globale quotidianamente. Alcuni di questi temi sono: “Wikileaks”, “la primavera araba”, “la ricerca sociale nei media”, fatti e argomenti di cui a volte è difficile capirne, sia da parte degli addetti all’informazione, che del pubblico, la particolare natura e carica di attualità, avendo mediamente un bagaglio di conoscenza sul digitale poco approfondito, nonostante l’uso quotidiano degli strumenti digitali.
Da una breve storia dell’informatica, ad alcuni temi sopra citati, gli autori ci pongono anche all’attenzione di problematiche di natura antropologica, ad esempio sulla distribuzione dei media digitali, e di come questa distribuzione possa contribuire, o meno, allo sviluppo di economie e società contemporanee, ponendoci all’ attenzione del fatto che tecnologie che diamo per ovvie non sono distribuite in modo eterogeneo in tutti i paesi del mondo, e non solo, anche sul territorio nazionale, dove si trova un divario nella diffusione dei media tra nord e sud.
Inoltre nel corso di tutta la lettura gli autori espongono più tesi, spesso antitetiche, dove si contrappongono visioni di “apocalittici” e “integrati”, proponendoci di capire e approfondire la conoscenza sui new media con uno spirito critico, scisso da sentimenti “apocalittici” di chi vede la nuova tecnologia come il male, e chi ne ha invece una visione utopica estremamente ottimista, considerando il più possibile l’evoluzione tecnologica all’ interno di una dimensione di cambiamento storico.
Annalisa Dassori Iannuzzi
Adam Arvidsson - Alessandro Delfanti
Introduzione ai media digitali
Bologna, Il Mulino, 2013, 144 pp.
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