Il mio viaggio inizia come quello di qualsiasi altro viaggiatore; la META e con essa tutte le affezioni, speranze ed asupici.
I miei luoghi della memoria sono in particolare 3, almeno sino ad oggi: Enna, Padova ed infine Genova.
Enna, una cittadina dell'entroterra siculo situata a sud-est. Raccolta ed intrisa di una tradizione squisitamente barocca che, incanta lo sguardo dell'attento passante.
Padova, città piccola anch'essa raccolta, a nord-est del Veneto. Una città recondita di usi e carica di vita quotidiana e universitaria.
Cos'è per me Padova? È un negozio di abbigliamento del quale conosco tutto il personale e per qualunque esigenza la responsabile è lieta di aiutarmi. É la crema di caffè al bar di via Altinate di fronte la Coin, è la pasticcieria appena dietro la via del primo bar dove mi salutano con calore ed affetto, dove il mio ingresso non è solo l'ingresso di una cliente, ma di Astrid.
E Genova? Arrivata in terra Ligure-Portuale il 7 gennaio 2015 e non mi sono mai sentita a casa così rapidamente. I miei colleghi di corso, le passioni condivise. Le mie coinquiline, la gioia nel cucinare una nuova pietanza; il supermercato davanti casa.
Vedete, potrei continuare all'infinito a "descrivere più o meno letteralmente o narrativamente" gli accadimenti di quei luoghi senza mai però toccare la memoria.
Allora, cos'è, come si chiama quell'aspetto che sappiamo indiscutibilmente essere memoria?
La memoria è quella sfera intangibile e non l'evento in se, nella quale riversiamo una certa "carica semantica" positiva o negativa che sia.
Ecco, sapere qualche strada è stata battuta dai miei passi ad Enna, Padova o Genova mi fà "ricordare" verso dove stavo andando, perchè ci stavo andando, se ero da sola o in compagnia.
Vedere un posto che ci ha "contenuti" per un dato perido ci fa riflettere sull'iter o sulle scelte che avevamo intrapreso.
I luoghi della memoria sono quei posti dove "ci possiamo andare a ritrovare" senza particolari saperi, senza permesso alcuno.
Se c'è memoria, c'è una dimensione nella quale ci si sentiva "al proprio posto" accolti, accettati, integrati, capiti (ovviamente riferendoci ad una memoria positiva).
Fino ad oggi mi sono sempre sentita a casa. Pertanto non mi resta che continuare a ringraziare quella terra, che novella e gioviale mi accoglie sparviera e mi lascia paesana.
Astrid Amodeo
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