Le riviste dell'informazione
- Bollettino LSDI
- British Journalism Review
- Columbia Journalism Review
- Comunicatori & Comunicazione
- Cuadernos des Periodistas
- Digital Journalism
- Etudes de communication
- Image of the Journalist in Popular Culture Journal
- International Journal of Press Politics
- Journal of Computer-Mediated Communication
- Journalism
- Journalism Practice
- Journalism Studies
- Key4biz.it
- Le Temps des médias
- Les Cahiers du Journalisme
- Media2000
- Mediascape Journal
- Nieman Reports
- Prima comunicazione
- Problemi dell'informazione
- Tabloid
28 agosto 2015
Beffe, leggende e inganni: ecco perché non possiamo farne a meno
Il lettore che cercasse un testo
di approfondimento sull’uso nel campo dell’informazione delle cosiddette
“bufale” (le notizie false o gonfiate ad arte), per comprenderne meglio le
cause, i contesti e le conseguenze, probabilmente non trarrebbe grande
giovamento da Bufale di Luca Damiani.
Questa Breve storia delle beffe mediatiche da Orson Welles a Luther Blissett,
infatti, è principalmente ciò che il sottotitolo stesso ci anticipa,
un’antologia piacevole e fin divertente di beffe e inganni veicolati dai mezzi
di comunicazione, non necessariamente giornalistici.
Damiani specifica fin dall’introduzione
le componenti essenziali di una bufala: l’utilizzo di un mezzo di comunicazione
di massa, l’esistenza di uno scopo da raggiungere - sia esso anche solo la gloria che deriva all’autore dalla
scoperta della bufala stessa - e la predisposizione del pubblico di ogni tempo
all’accettazione del falso, predisposizione la cui analisi è poi il fine ultimo
dell’opera.
Nei primi due capitoli la
raccolta va a pescare nella storia della letteratura, dell’arte, della scienza,
per presentarci inganni più o meno celebri il cui scopo è a volte economico, a
volte puramente ludico, più raramente politico e manipolatorio. Dal
giovanissimo Michelangelo che vende come originale una propria copia di
un’opera del Ghirlandaio alla Donazione di Costantino, da Henri Lemoine che
millantava di saper produrre diamanti alla leggenda della morte di Paul
McCartney. Questa è forse la bufala più complessa e sicuramente la più
affascinante, nella sua totale mancanza di scopo e nella sua resistenza allo
scorrere del tempo: è del 1969 la prima teoria e nel 1993 lo stesso Paul
McCartney ironizzò sull’argomento producendo un album dal titolo Paul is live, mentre ancora nel 2011
venivano pubblicati in Italia ben due libri, Paul is dead? e Codice
McCartney e l’ultimo articolo del Mirror
è del marzo 2015.
Ancora, Damiani ci ricorda del
panico scatenato nel 1938 da una realistica versione radiofonica della Guerra dei mondi e delle conseguenze
drammatiche de I protocolli dei savi
anziani di Sion, nonché delle celeberrime false teste di Modigliani
“ritrovate” nell’Arno nel 1984.
E’ poi il terzo capitolo del
libro a farci scoprire le beffe mediatiche che fin dall’inizio il lettore si
aspettava, quelle che utilizzano, a scopi per lo più politici, i mezzi di
comunicazione di massa. Jonathan Swift e Benjamin Franklin, con la prima
diffusione dei giornali in epoca illuministica, ne furono gli antesignani,
mentre fu l’Ottocento, con l’estensione del numero dei lettori e la necessità
di incrementare le vendite, ad aprire le porte a tutto un filone di notizie
sconvolgenti, filone che ha avuto successo fino all’epoca moderna (del 1947 la
bufala degli alieni a Roswell, che ha fornito materiale parecchi decenni dopo
persino per una serie televisiva). Il lettore dovrebbe porre particolare
attenzione alla sezione sulla manipolazione fotografica che, se ai tempi di
Lenin e dei suoi sottoposti caduti in disgrazia richiedeva grande perizia
tecnica, oggi può essere esercitata da chiunque abbia a disposizione un
computer e un minimo di esperienza in campo grafico. Damiani stesso sottolinea
la diffusione di questo fenomeno nell’ultimo capitolo, dedicato alle bufale nel
mondo di Internet, che si occupa diffusamente anche del Luther Blissett
Project, pseudonimo di un gruppo di anonimi, autori di opere di ogni tipo e di
beffe, nonché beffa nella sua stessa esistenza incorporea e dichiaratamente
artificiosa.
Quale può essere lo scopo di un
progetto come Luther Blissett? Secondo Damiani, dietro a quest’iniziativa c’è,
in parte, la stessa esigenza che spinge l’umanità in ogni parte del mondo e in
ogni epoca a credere almeno per un po’ alle bufale, quell’esigenza che
all’inizio ci si proponeva di individuare: la creazione di miti e di credenze e
la persistenza di un sano scetticismo e di una scintilla di dubbio che ci mettano
in grado di sopportare con più leggerezza le brutture del reale.
Una tesi finale che, per quanto
non supportata da alcuna pretesa di ricerca seria in senso scientifico, storico
o filologico, risulta alla fine nel complesso credibile, soprattutto grazie
alla gradevolezza della parte antologica, che sembra quasi ispirata al Calvino
delle Lezioni americane per
ricchezza, ironia ed elegante conduzione logica.
Selene Porchi
Luca Damiani
Bufale. Breve storia delle
beffe mediatiche
da Orson Welles a Luther Blissett,
Castelvecchi
Editore, Roma, 2004, pp.173.
___
Archivio blog
- nov 2024 (1)
- ott 2024 (1)
- set 2024 (2)
- giu 2024 (1)
- feb 2024 (1)
- gen 2024 (1)
- nov 2023 (1)
- ott 2023 (1)
- set 2023 (1)
- ago 2023 (1)
- giu 2023 (2)
- mag 2023 (1)
- apr 2023 (2)
- mar 2023 (2)
- feb 2023 (1)
- gen 2023 (2)
- dic 2022 (3)
- ott 2022 (1)
- ago 2022 (1)
- lug 2022 (2)
- giu 2022 (3)
- mag 2022 (4)
- apr 2022 (5)
- mar 2022 (2)
- feb 2022 (6)
- gen 2022 (1)
- dic 2021 (4)
- nov 2021 (8)
- ott 2021 (9)
- set 2021 (4)
- ago 2021 (3)
- lug 2021 (5)
- giu 2021 (5)
- mag 2021 (1)
- apr 2021 (4)
- mar 2021 (7)
- feb 2021 (3)
- gen 2021 (4)
- dic 2020 (2)
- nov 2020 (2)
- ott 2020 (2)
- set 2020 (1)
- ago 2020 (3)
- lug 2020 (1)
- giu 2020 (5)
- mag 2020 (2)
- apr 2020 (2)
- mar 2020 (1)
- feb 2020 (6)
- gen 2020 (9)
- dic 2019 (11)
- nov 2019 (9)
- ott 2019 (15)
- set 2019 (6)
- ago 2019 (5)
- lug 2019 (5)
- giu 2019 (9)
- mag 2019 (5)
- apr 2019 (6)
- mar 2019 (6)
- feb 2019 (13)
- gen 2019 (13)
- dic 2018 (14)
- ott 2018 (15)
- set 2018 (12)
- ago 2018 (2)
- lug 2018 (7)
- giu 2018 (6)
- mag 2018 (10)
- apr 2018 (8)
- mar 2018 (11)
- feb 2018 (7)
- gen 2018 (11)
- dic 2017 (11)
- nov 2017 (11)
- ott 2017 (7)
- set 2017 (9)
- ago 2017 (6)
- lug 2017 (2)
- giu 2017 (12)
- mag 2017 (13)
- apr 2017 (8)
- mar 2017 (7)
- feb 2017 (9)
- gen 2017 (6)
- dic 2016 (6)
- nov 2016 (17)
- ott 2016 (10)
- set 2016 (11)
- ago 2016 (1)
- lug 2016 (4)
- giu 2016 (10)
- mag 2016 (13)
- apr 2016 (12)
- mar 2016 (4)
- feb 2016 (11)
- gen 2016 (12)
- dic 2015 (11)
- nov 2015 (4)
- ott 2015 (6)
- set 2015 (9)
- ago 2015 (6)
- lug 2015 (3)
- giu 2015 (6)
- mag 2015 (10)
- apr 2015 (8)
- mar 2015 (12)
- feb 2015 (11)
- gen 2015 (4)
- dic 2014 (7)
- nov 2014 (5)
- ott 2014 (10)
- set 2014 (6)
- ago 2014 (1)
- lug 2014 (6)
- giu 2014 (14)
- mag 2014 (10)
- apr 2014 (4)
- mar 2014 (11)
- feb 2014 (10)
- gen 2014 (12)
- dic 2013 (20)
- nov 2013 (9)
- ott 2013 (9)
- set 2013 (4)
- ago 2013 (8)
- lug 2013 (8)
- giu 2013 (20)
- mag 2013 (13)
- apr 2013 (9)
- mar 2013 (11)
- feb 2013 (16)
- gen 2013 (8)
- dic 2012 (10)
- nov 2012 (8)
- ott 2012 (16)
- set 2012 (12)
- ago 2012 (5)
- lug 2012 (12)
- giu 2012 (27)
- mag 2012 (35)
- apr 2012 (21)
- mar 2012 (19)
- feb 2012 (21)
- gen 2012 (26)
- dic 2011 (20)
- nov 2011 (16)
- ott 2011 (30)
- set 2011 (10)
- ago 2011 (5)
- lug 2011 (14)
- giu 2011 (19)
- mag 2011 (24)
- apr 2011 (15)
- mar 2011 (18)
- feb 2011 (25)
- gen 2011 (18)
- dic 2010 (14)
- nov 2010 (15)
- ott 2010 (10)
- set 2010 (9)
- ago 2010 (6)
- lug 2010 (8)
- giu 2010 (12)
- mag 2010 (18)
- apr 2010 (20)
- mar 2010 (12)
- feb 2010 (23)
- gen 2010 (22)
- dic 2009 (18)
- nov 2009 (26)
- ott 2009 (25)
- set 2009 (14)
- ago 2009 (12)
- lug 2009 (16)
- giu 2009 (11)
- mag 2009 (17)
- apr 2009 (15)
- mar 2009 (18)
- feb 2009 (6)
- gen 2009 (13)
- dic 2008 (18)
- nov 2008 (37)
- ott 2008 (30)
- set 2008 (22)
- ago 2008 (6)
- lug 2008 (35)
- giu 2008 (5)
- mag 2001 (1)
Copyright
Questo blog non può considerarsi un prodotto editoriale, ai sensi della legge n. 62/2001. Chi desidera riprodurre i testi qui pubblicati dovrà ricordarsi di segnalare la fonte con un link, nel pieno rispetto delle norme sul copyright.
Nessun commento:
Posta un commento