Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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09 ottobre 2016

In libreria

Mariella Milan
Milioni a colori. Rotocalchi e arti visive in Italia (1960-1964)
Quodlibet, Macerata, 2015, 432 pp.
Descrizione
Negli anni del boom economico, la stampa di attualità illustrata conosce un momento di grande espansione e molti rotocalchi raggiungono una presenza capillare nelle case degli italiani, tanto da costituire, oggi, uno strumento fondamentale per lo studio di gusti e conoscenze del grande pubblico dei primi anni Sessanta. A partire dallo spoglio sistematico di quindici settimanali («ABC», «Domenica del Corriere», «Epoca», «Gente», «Il Mondo», «L’Espresso», «L’Europeo», «La Tribuna Illustrata», «Le Ore», «Lo Specchio», «Oggi», «Settimana Incom Illustrata», «Settimo Giorno», «Tempo», «Vie Nuove») e tre mensili («L’Illustrazione Italiana», «Panorama», «Successo»), questo volume racconta l’arte moderna come affiora da quelle pagine, che, pur accogliendo nomi noti della critica d’arte e del giornalismo specializzato, lasciano spazio soprattutto alla cronaca attraverso argomenti, temi e formati specifici, e soprattutto con un linguaggio molto diverso da quello delle riviste di settore. Si va dal generoso e talvolta condiscendente impulso didattico in favore di lettori ancora poco avvezzi al contemporaneo, alle velenose nostalgie per la «bella pittura» a uso e consumo del pubblico più reazionario, ai consigli su come affrontare indenni il mercato in un’epoca in cui l’arte moderna sembra poter diventare l’ennesimo oggetto di consumo di massa, fino alla curiosità, talvolta pettegola, per il mondo di mercanti, critici, giovani artisti e maestri affermati. Dall’analisi di quest’ampia produzione esce, oltre a un vorticoso resoconto a più voci suddiviso in due grandi filoni – le polemiche, dall’apparentemente inesauribile dibattito su astrattismo e figurazione all’avvento della pop-art, e il mercato, dalle prime grandi aste milanesi d’arte moderna agli artisti “in fuoriserie” –, un quadro variegato di linguaggi, strumenti, forme e modi utilizzati per parlare d’arte a un pubblico popolare, rispondendo all’esigenza e all’opportunità, entrambe straordinarie e forse irripetibili, di affrontare i temi dell’arte fuori dai ristretti circoli specialistici.


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