La seconda definizione con cui si può tranquillamente descrivere questo libro è: un viaggio. Un viaggio che, come scrive lo stesso Arceri nella prefazione, possono fare coloro che: «intendono impegnarsi nella sfida avvincente di essere protagonisti del mondo della comunicazione». Un percorso dal quale si esce certamente migliorati e più pronti per intraprendere la strada del giornalismo, perché il tempo della lettura è paragonabile a quello di una lezione che interessa l’alunno. Arceri da giornalista di esperienza qual è veste i panni del professore, cosa che fa regolarmente presso l’Università di Roma, e chi legge in realtà ascolta la ricca lezione di uno dei decani di questo mondo. L’autore non è di quelli che regalano false speranze anzi presenta nel suo libro la cruda realtà di un settore in crisi qual è quello della carta stampata e dell’editoria in generale, che offre poche chance ai giovani ma che mantiene nonostante ciò un fascino diverso da tutte le altre professioni. La cosa che colpisce di Giornalismo e Comunicazione dello Sport è la semplicità di scrittura, il testo così come la disposizione dei vari capitoli è chiaro e segue un filo logico preciso. Anche chi non ha mai sentito parlare di giornalismo e delle sue varie forme può tranquillamente leggere e comprendere quest’opera. I temi toccati, come detto, sono davvero moltissimi a partire dalla professione di giornalista, per trattare poi la comunicazione nelle sue varie forme e lo sport nei suoi aspetti più salienti per il giornalismo fino ad arrivare alla storia vera e propria e alle nuove tecnologie che tanto stanno cambiando questo mondo. Un plauso particolare va poi riservato all’appendice del libro. Quest’ultima si può considerare una sorta di lezione pratica dopo la teoria della prima parte, che analizza con esempi pertinenti le varie forme di articoli del giornalismo sportivo e che offre anche un quadro dell’ufficio stampa e delle sue mansioni oltre che la riproposizione, in maniera integrale, dei documenti fondamentali che servono per esercitare la professione di giornalista. Arceri crea appunto un bel mix di teoria e pratica così come di sogno e realtà. Da un lato il racconto delle emozioni che si provano a seguire un’Olimpiade e dall’altro le difficoltà che tutti i gruppi editoriali stanno provando ormai da anni sulla propria pelle con cali vertiginosi di copie vendute e di conseguenza di personale. I nuovi media sono anche in questo testo inevitabilmente una parte importante, ma la visione che ne offre Arceri, e che personalmente sento di condividere, è un qualcosa di nuovo. Con lo sviluppo delle tecnologie contemporanee il giornalista non perde di importanza, come molti pensano, ma anzi al contrario assume un ruolo ancora più incisivo e fondamentale perché è lui che attraverso la cultura posseduta deve saper domare i nuovi mezzi per offrire un’informazione comunque di alto livello e sicura per chi legge, deve insomma diventare faro dei lettori nel mare magnum di internet e dei suoi figli. Il lavoro di Arceri è il frutto più maturo di un’esperienza quarantennale al Corriere dello Sport, 40 anni di cambiamenti vissuti e analizzati per poi proporli a chi si affaccia ora nel fascinoso quanto ostile mondo del giornalismo.
Lorenzo Bonsignorio
Mario Arceri
Giornalismo e Comunicazione dello Sport
Universitalia, Roma, 2016.
Nessun commento:
Posta un commento