Nella storia dei media digitale sono molto importanti le direttive politiche, gli investimenti e le mentalità delle grandi aziende, le idee e le forme tecnologiche nelle loro fasi iniziali, si può affermare che le culture dei diversi popoli e le pratiche d’uso dei dispositivi hanno reso possibile questa rivoluzione digitale.
È possibile individuare tre tematiche centrali all’interno di tutti i capitoli del libro. La prima è capire qual è stato il ruolo dei governi nazionali e delle istituzioni internazionali nel favorire, limitare o guidare lo sviluppo delle tecnologie e dei media digitali, importante è la descrizione del governo cinese. Le strategie di business e di marketing delle grandi aziende si possono inserire all’interno di questa prima parte, perché hanno cercato di imporre i propri prodotti all’interno della società. Un secondo elemento importante è la questione culturale e gli studi dei media. Attraverso questi è possibile individuare come i media si sono sviluppati e come sono diventati essenziali per la società contemporanea. L’ultimo approccio è quello degli studi scientifici e tecnologici, ossia comprendere come i processi d’innovazione e il ruolo dei diversi gruppi sociali hanno influenzato lo sviluppo della rivoluzione digitale.
Nelle conclusioni vengono sfatati alcuni miti sui media digitali. La digitalizzazione viene considerata come un processo globale e uniforme in tutto il mondo, cosa non vera perché molti paesi in via di sviluppo sono ancora arretrati tecnologicamente. Un altro mito è quello che l’utente dall’essere passivo sia diventato superattivo, ma in realtà chi partecipa attivamente è solo una piccola parte della popolazione di internet.
Un tema molto importante è quello che riguarda la stampa: dall’avvento delle testate online i giornali sono in pericoli. È appurato che in Occidente le vendite dei giornali cartacei sono diminuite e sono aumentate i quotidiani online, ma allo stesso tempo in Cina e in altri paesi sono in crescita. I due tipi di giornali posso convivere e completarsi a vicenda.
È importante capire che il processo di digitalizzazione e i media digitale devono essere considerati come parti di una tessitura organica, in cui le cornici culturali, le tecnologie, i vecchi media analogici e i nuovi dispositivi digitali sono connessi tra di loro e hanno creato la società digitale contemporanea.
Gli autori affermano che ci troviamo in una “rivoluzione conservativa”, una rivoluzione che da un lato è legata agli sviluppi tecnologici e dall’altro mantiene elementi del passato analogico.
G. Balbi - P. Magaudda
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