Le riviste dell'informazione
- Bollettino LSDI
- British Journalism Review
- Columbia Journalism Review
- Comunicatori & Comunicazione
- Cuadernos des Periodistas
- Digital Journalism
- Etudes de communication
- Image of the Journalist in Popular Culture Journal
- International Journal of Press Politics
- Journal of Computer-Mediated Communication
- Journalism
- Journalism Practice
- Journalism Studies
- Key4biz.it
- Le Temps des médias
- Les Cahiers du Journalisme
- Media2000
- Mediascape Journal
- Nieman Reports
- Prima comunicazione
- Problemi dell'informazione
- Tabloid
18 dicembre 2018
La presenza utile
Mi
ha coinvolto. Del resto non può non farlo. Il libro si presenta come un breve
riassunto delle esperienze dell'autore come reporter in zone di guerra. Non è
scandito da un preciso ordine cronologico, anzi sembra che le varie
corrispondenze vengano riportate in base a quel che veniva in mente a Lupis mentre scriveva, almeno così sembra.
Il
libro vuole restituire l'idea di ciò che ha vissuto il reporter negli anni
seguendo diversi conflitti, eppure non si presenta come un'autobiografia, al
contrario, si presenta come una raccolta di diverse corrispondenze scritte in
modo più o meno personale in base al coinvolgimento emozionale di Lupis.
Il
titolo richiama lo scopo del libro: sostenere la tesi che tutta la violenza dei
conflitti sia inutile. Almeno questo è quello che ho pensato leggendo la prima
corrispondenza, quella più forte, da Timor Est. Eppure questo scopo dichiarato
già nel titolo, andando avanti nella lettura sembra quasi perdersi, venir meno,
per poi delinearsi come maggiore consapevolezza nel finale. Ma proseguiamo con
ordine.
Lo stile
La
prima cosa che salta subito all'occhio è la chiarezza dei testi: le frasi sono
scorrevoli, il linguaggio è semplice ma appropriato e l'obbiettività del
reporter si alterna fluidamente al suo pensiero critico e personale.
Quest'ultima differenza è spesso resa saltando una riga.
Altro
dettaglio da notare è come l'autore cambi registro in base al conflitto, ad
esempio quando parla del golpe nelle Figi "Golpisti nel Pacifico", l'autore utilizza uno stile più veloce e impersonale come se volesse rendere quei
giorni di tensione sotto la forma di un elenco, facendoli risultare piuttosto
grotteschi. Uno stile simile – anche se decisamente più ironico – è adottato ne
"Guida alle vacanze a rischio".
Al
contrario in altri capitoli l'autore fornisce molti più dettagli di natura
geopolitica per restituire un quadro più completo al lettore, in particolare in
tutti i conflitti legati al terrorismo del sud-est Pacifico, Lupis si sofferma
spesso su alcuni punti di collegamento in modo da permetterci di arrivare a
unire differenti conflitti in un unico disegno.
Possiamo
ritrovare anche un'altra differenza di stile: le interviste. Lupis durante i
suoi viaggi ha avuto la fortuna – e il peso – di incontrare anche personaggi
che credo gli stessero a cuore, è il caso del subcomandante Marcos, dell'attivista
Mireya Garcia e della militante Ingrid Betancourt. In questi resoconti delle
interviste fatte, più o meno ufficiali, il giornalista fa trasparire spesso un
sentimento di stupore o ineguatezza – entrambi intesi nel senso più positivo
possibile – nei confronti di quelle figure così importanti. L'autore permette
alle sue emozioni di trasparire, non è un caso che tutte e tre i resoconti si
chiudano con una frase forte dell'intervistato. Lupis mostra di essere
affascinato da questi personaggi e di rispettarli molto.
Lo scopo
Come
già accennato, lo scopo del libro è mostrare quanto le guerra sia dannosa per
tutti quelli che ne sono attori o spettatori (come appunto, i reporter).
Il
libro si apre con un capitolo molto impegnativo emotivamente sia per l'autore
che per lo scrittore ma progressivamente perde intensità altalenando momenti
drammatici a situazioni più leggere e positive. Questo non solo per rendere più
scorrevole la fruizione dell'opera, ma anche per trasmettere un senso di
ineluttabilità che ha accompagnato Lupis nei suoi viaggi per il mondo. Il male
inutile non si può evitare in modo semplice.
L'enfasi
su questo aspetto la pone lo stesso Lupis nei capitoli finali del libro: La
convivenza con i ricordi inaccettabili, con lo stress protratto per mesi e anni,
con il senso di pericolo e – mi fecero notare alcuni – con l’ansia e la
frustrazione derivante dal senso di impotenza generato dalla consapevolezza – anche soltanto inconscia – di non poter far nulla per
cambiare le cose terribili viste e testimoniate (Lupis, p.450). Un altro
aspetto che serve a porre enfasi sull'ineluttabilità dei conflitti riportati,
sono le conversazioni che Lupis ha con le sue varie redazioni: "rientrai
su ordine della redazione" compare più volte nel testo declinata in varie
forme.
Il finale è la raison d'être del libro. Nell'ultimo capitolo Lupis inizia a scrivere il libro e riesce a
trovare una pace nei suoi ricordi, comprende il «perché» dei suoi viaggi,
capisce che ha fatto il reporter per aiutare gli ultimi, quelli che fanno le
spese dei conflitti di cui troppo spesso se ne parla in modo sterile. Il
male inutile appare come un manifesto dell'utilità del giornalismo di
guerra. Marco Lupis ci lascia con questa frase: Era grazie a loro e a quelli
come loro, che il mondo poteva ancora essere, malgrado
tutto, «quel posto bello, accogliente e dignitoso che avevo creduto». Io
verrei chiudere con quello che diceva il subcomandante Marcos, che mi pare
possa adattarsi bene al ruolo del reporter di guerra: La nostra è una lotta
per la sopravvivenza e per una pace degna. La nostra è una lotta
giusta (Lupis, p.232).
Amos Granata
M.
Lupis
Il male inutile. Dal Kosovo a
Timor Est, dal Chiapas
a Bali le testimonianze di un reporter di guerra,
Rubettino,
Soveria Mannelli, 2018.
___
Archivio blog
- dic 2024 (1)
- nov 2024 (2)
- ott 2024 (1)
- set 2024 (2)
- giu 2024 (1)
- feb 2024 (1)
- gen 2024 (1)
- nov 2023 (1)
- ott 2023 (1)
- set 2023 (1)
- ago 2023 (1)
- giu 2023 (2)
- mag 2023 (1)
- apr 2023 (2)
- mar 2023 (2)
- feb 2023 (1)
- gen 2023 (2)
- dic 2022 (3)
- ott 2022 (1)
- ago 2022 (1)
- lug 2022 (2)
- giu 2022 (3)
- mag 2022 (4)
- apr 2022 (5)
- mar 2022 (2)
- feb 2022 (6)
- gen 2022 (1)
- dic 2021 (4)
- nov 2021 (8)
- ott 2021 (9)
- set 2021 (4)
- ago 2021 (3)
- lug 2021 (5)
- giu 2021 (5)
- mag 2021 (1)
- apr 2021 (4)
- mar 2021 (7)
- feb 2021 (3)
- gen 2021 (4)
- dic 2020 (2)
- nov 2020 (2)
- ott 2020 (2)
- set 2020 (1)
- ago 2020 (3)
- lug 2020 (1)
- giu 2020 (5)
- mag 2020 (2)
- apr 2020 (2)
- mar 2020 (1)
- feb 2020 (6)
- gen 2020 (9)
- dic 2019 (11)
- nov 2019 (9)
- ott 2019 (15)
- set 2019 (6)
- ago 2019 (5)
- lug 2019 (5)
- giu 2019 (9)
- mag 2019 (5)
- apr 2019 (6)
- mar 2019 (6)
- feb 2019 (13)
- gen 2019 (13)
- dic 2018 (14)
- ott 2018 (15)
- set 2018 (12)
- ago 2018 (2)
- lug 2018 (7)
- giu 2018 (6)
- mag 2018 (10)
- apr 2018 (8)
- mar 2018 (11)
- feb 2018 (7)
- gen 2018 (11)
- dic 2017 (11)
- nov 2017 (11)
- ott 2017 (7)
- set 2017 (9)
- ago 2017 (6)
- lug 2017 (2)
- giu 2017 (12)
- mag 2017 (13)
- apr 2017 (8)
- mar 2017 (7)
- feb 2017 (9)
- gen 2017 (6)
- dic 2016 (6)
- nov 2016 (17)
- ott 2016 (10)
- set 2016 (11)
- ago 2016 (1)
- lug 2016 (4)
- giu 2016 (10)
- mag 2016 (13)
- apr 2016 (12)
- mar 2016 (4)
- feb 2016 (11)
- gen 2016 (12)
- dic 2015 (11)
- nov 2015 (4)
- ott 2015 (6)
- set 2015 (9)
- ago 2015 (6)
- lug 2015 (3)
- giu 2015 (6)
- mag 2015 (10)
- apr 2015 (8)
- mar 2015 (12)
- feb 2015 (11)
- gen 2015 (4)
- dic 2014 (7)
- nov 2014 (5)
- ott 2014 (10)
- set 2014 (6)
- ago 2014 (1)
- lug 2014 (6)
- giu 2014 (14)
- mag 2014 (10)
- apr 2014 (4)
- mar 2014 (11)
- feb 2014 (10)
- gen 2014 (12)
- dic 2013 (20)
- nov 2013 (9)
- ott 2013 (9)
- set 2013 (4)
- ago 2013 (8)
- lug 2013 (8)
- giu 2013 (20)
- mag 2013 (13)
- apr 2013 (9)
- mar 2013 (11)
- feb 2013 (16)
- gen 2013 (8)
- dic 2012 (10)
- nov 2012 (8)
- ott 2012 (16)
- set 2012 (12)
- ago 2012 (5)
- lug 2012 (12)
- giu 2012 (27)
- mag 2012 (35)
- apr 2012 (21)
- mar 2012 (19)
- feb 2012 (21)
- gen 2012 (26)
- dic 2011 (20)
- nov 2011 (16)
- ott 2011 (30)
- set 2011 (10)
- ago 2011 (5)
- lug 2011 (14)
- giu 2011 (19)
- mag 2011 (24)
- apr 2011 (15)
- mar 2011 (18)
- feb 2011 (25)
- gen 2011 (18)
- dic 2010 (14)
- nov 2010 (15)
- ott 2010 (10)
- set 2010 (9)
- ago 2010 (6)
- lug 2010 (8)
- giu 2010 (12)
- mag 2010 (18)
- apr 2010 (20)
- mar 2010 (12)
- feb 2010 (23)
- gen 2010 (22)
- dic 2009 (18)
- nov 2009 (26)
- ott 2009 (25)
- set 2009 (14)
- ago 2009 (12)
- lug 2009 (16)
- giu 2009 (11)
- mag 2009 (17)
- apr 2009 (15)
- mar 2009 (18)
- feb 2009 (6)
- gen 2009 (13)
- dic 2008 (18)
- nov 2008 (37)
- ott 2008 (30)
- set 2008 (22)
- ago 2008 (6)
- lug 2008 (35)
- giu 2008 (5)
- mag 2001 (1)
Copyright
Questo blog non può considerarsi un prodotto editoriale, ai sensi della legge n. 62/2001. Chi desidera riprodurre i testi qui pubblicati dovrà ricordarsi di segnalare la fonte con un link, nel pieno rispetto delle norme sul copyright.
Nessun commento:
Posta un commento