Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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07 gennaio 2019

Il mondo dei "mi piace"

Valentina Croce (1994) è dottore di ricerca in sociologia e ricerca sociale e assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’uomo. Lo stile del suo libro+ è principalmente descrittivo e il testo potrebbe essere definito come un saggio, ove l’autrice tratta in maniera particolarmente accademica il tema dell’identità digitale della nostra epoca.
Il saggio si articola sulla base di un sondaggio: numerosi utenti di Facebook sono stati interrogati sulla tipologia di rapporto che hanno instaurato con i social, i loro comportamenti verso il social in sé e verso gli altri utenti e come tutto ciò si riversi poi nella loro vita quotidiana. Attraverso la percentuale di risposte ottenute, Valentina Croce ha cercato di spiegare a fondo come il fenomeno Facebook abbia rivoluzionato completamente la percezione di Sé di ciascun individuo e i rapporti interpersonali tra individui all’interno di una comunità. L’autrice ha appunto definito in primis il concetto di individuo e di comunità, spiegando come essi si sono andati a formare nel tempo lungo le diverse epoche che si sono avvicendate. In seguito ha accompagnato il lettore attraverso un percorso ragionato che si è concluso affermando che l’individuo, alla continua ricerca del consenso, con l’avvento di Facebook ha dato vita ad un processo di vetrinizzazione virtuale della propria vita: tale processo, secondo la Croce, non dà segni di arresto e presto invaderà tutti gli spazi dell’esistenza umana.
Il messaggio che l’autrice vuole che i lettori percepiscano è il seguente: ciascun individuo nella sua vita cerca di risaltare in qualche modo, di essere originale e non banale. Facebook ha dato, in un certo senso, la possibilità (o meglio la percezione) di farsi conoscere anche a coloro che diversamente sarebbero rimasti nell’ombra.
Lo stile del saggio non è del tutto scorrevole, poiché, come già detto in precedenza, l’autrice si sofferma di frequente sulle descrizioni dei partecipanti al sondaggio, specificando le esatte percentuali che hanno diviso questi ultimi in differenti tipologie di utenti. Si tratta di un percorso introspettivo che spinge il lettore a riflettere a sua volta su quale sia l’atteggiamento da egli adottato nei confronti di questa nuova realtà virtuale.
Uno dei punti di forza di questo testo è proprio quello di accompagnare il lettore attraverso il ragionamento: in particolare la volontà di fargli capire quanto sia diventata importante nella vita di tutti i giorni la possibilità di appoggiarsi a Facebook, che si presta a diversi ruoli: passatempo, luogo dove organizzare consensi o creare discordie, palcoscenico su cui vestire i panni di un personaggio diverso da quello della vita quotidiana.
Ciò che mi ha colpito del testo è stato con quanta precisione Valentina Croce sia riuscita ad analizzare il processo di digitalizzazione della nostra epoca. È interessante capire come le persone abbiano interagito con l’avvento di internet, una novità che è diventata parte delle nostre vite in maniera così semplice e ormai così fondamentale. Lo consiglio ai lettori che siano incuriositi da tematiche di attualità e a lettori molto giovani, i quali, essendo nati nel pieno delle innovazioni tecnologiche, non possono sapere come fosse la vita sociale prima di Facebook.
 Valeria Venturini


Valentina Croce, 
Mi piace! La ricerca del consenso ai tempi di Facebook
Meltemi, Milano,  2018.


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