Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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29 maggio 2013

Rodotà a Palazzo Ducale

Si è conclusa con un lungo applauso e una serie di interessanti questioni la tanto attesa conferenza del nostro “mancato” presidente Stefano Rodotà, ospite ieri 28 Maggio al Palazzo Ducale di Genova.
Inserito in un più ampio programma che dal 21 Maggio al 18 Giugno ospiterà interventi di diversi Professori sul tema “Cittadinanza sostantivo plurale”, quello di ieri è stato un incontro nel quale il tema della cittadinanza è stato affrontato sotto molteplici aspetti, sottolineandone i confini sempre più labili e dinamici, e i nuovi diritti e i nuovi beni che tale termine implica.
Uno dei temi sui quali vorrei soffermarmi è la forte importanza che Rodotà ha dato al binomio “cittadinanza e politica” e alle interazioni tra esse grazie alla rete. “Le rete non può più essere considerata un mondo estraneo al nostro essere cittadini”, sostiene Rodotà, le piattaforme digitali hanno profondamente modificato il modo di interazione tra i cittadini, e di conseguenza hanno modificato le opportunità di fare politica. Mentre fino a qualche anno fa solo i sindacati, i grandi partiti o le manifestazioni religiose erano in grado di spostare grandi masse, oggi abbiamo imponenti esempi di come soltanto l’essere presente in rete, possa mobilitare cittadini di tutta Italia (e non solo) affinché si partecipi ad eventi più svariati.
Il concetto di cittadinanza partecipativa attraverso la rete, si fonde con quello di democrazia partecipata, generando una vera democrazia di rete.
La democrazia partecipata non deve tuttavia opporsi a quella rappresentativa, ma entrambe devono essere viste come due facce della stessa medaglia, il cui rapporto deve essere di interazione e vitalizzazione reciproca affinché l’uno diventi espressione dell’altro.
Rodotà conclude l’ argomento sottolineando che non si possono chiudere gli occhi sul modo in cui la realtà sta cambiando, “non si può non considerare quanto cittadinanza, diritto, partecipazione politica, rete, stringano tra loro relazioni intense”.
Solo da una buona, funzionale e serena cittadinanza politica, può determinare una serena e produttiva cittadinanza privata e personale.
Ilaria Vitiello


 
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