Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

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30 giugno 2014

Irene Brin. Una giornalista, tante firme

Il libro di Claudia Fusani, giornalista de l’Unità, è a tutti gli effetti una biografia. Una biografia su una figura del giornalismo italiano ancora poco nota: Irene Brin.Si inizia a leggere così Mille Mariù, con questa consapevolezza, per poi arrendersi all’idea di trovarsi davanti a qualcosa di diverso, a quello che Concita di Gregorio, nella prefazione al libro, definisce romanzo di una vita. Romanzo di una vita o forse di più vite, nelle quali Maria Vittoria Rossi, nome di battesimo, si scompone attraverso i moltissimi pseudonimi che usa per firmare i propri pezzi.
E così troviamo proprio l’Irene Brin del titolo, nome consigliatole da Leo Longanesi al tempo della sua collaborazione con Omnibus, la Marlene dei primi articoli de Il Lavoro di Genova, o la puntuale Contessa Clara che sulla Settimana Incom dà consigli di raffinatezza e buone maniere.
La narrazione cronologica dei fatti non annoia ma, al contrario, aiuta nel seguire tutti gli avvenimenti, i traslochi, gli incontri della giornalista nata nel 1911. Claudia Fusani parte dall’infanzia di Irene nella nativa Sasso di Bordighera, che le ha recentemente dedicato un museo, per poi seguirla nel suo peregrinare in Italia al seguito del bell’ufficiale Gaspero Del Corso, sposato nel 1937. Ma poichè, come ricorda la stessa Fusani «Gli indizi per ricostruire la biografia di Irene Brin sono da ricercare nelle opere», il libro presenta lunghi estratti di articoli, lettere, racconti che fanno emergere la poliedricità di questa giornalista.
L’attenzione dell’autrice si concentra proprio su tutte queste sfaccettature che sono il riflesso di una donna incessantemente curiosa e versatile. Una donna che scrive di abiti, divi del cinema o della danza, opere d’arte con la consapevolezza che attraverso una piega, una manica a sbuffo si possa raccontare molto di una società. Le riflessioni sulla moda e il costume diventano approfondimenti e testimonianze di trent’anni di storia italiana assai travagliati. In controluce si vede il rapporto tra stampa e regime fascista e la situazione del paese nel delicato periodo postbellico.
A rendere interessante il volume contribuisce l’apparato iconografico posto nel centro del libro. Per la maggior parte si tratta di foto di Irene Brin nel corso della vita, anche in momenti privati; altre sono riproduzioni di articoli corredate da disegni e bozzetti della stessa giornalista Un libro ben scritto e che, soprattutto, accende i riflettori su una figura della storia del giornalismo davvero troppo trascurata.
Chiara Bozzo


Claudia Fusani
Mille Mariù. Vita di Irene Brin
Roma, Castelvecchi (LIT Edizioni) 2012, 278 pp.



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