Università degli studi di Genova



Blog a cura di Marina Milan, con la partecipazione di studenti, laureandi e laureati dei corsi di Storia del giornalismo e Giornalismo internazionale dell'Università degli studi di Genova (corso di laurea magistrale interdipartimentale in Informazione ed Editoria).

_________________

Scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie presenti nel sito.



02 dicembre 2011

Chi vincerà il premio Pulitzer nel 2020?

I padri della “scimmia-giornalista” che sfida i vecchi cronisti sportivi americani non avrebbero dubbi: entro il 2020 sarà la loro creatura informatica ad aggiudicarsi il prestigioso premio giornalistico. Qualche perplessità, invece, la mostra Raffaele Mastrolonardo, coautore insieme al collega Nicola Bruno del discusso libro La scimmia che vinse il Pulitzer. Personaggi, avventure e (buone) notizie dal futuro dell’informazione (Milano, 2011).
Ma andiamo con ordine: chi è Raffaele Mastrolonardo? Dottore di ricerca nella Facoltà di Filosofia di Genova, fondatore dell’agenzia effecinque  (che fra i maggiori clienti può vantare Sky.it, il Corriere della Sera, il Manifesto, l’Espresso…), è uno di quei giornalisti di cui la vecchia Superba ha disperatamente bisogno: intraprendente, attento ad ogni cambiamento tecnologico, lo sguardo sempre rivolto al futuro. Tutto quello che manca alla città anagraficamente più anziana d’Italia.
Ed è proprio a noi, studenti del corso di Laurea Magistrale Informazione ed Editoria che si è rivolto con parole ottimistiche e rassicuranti: «Il futuro del giornalismo siete voi, gli stessi che vivono su Twitter, Facebook, I-Pad, ecc. è con quegli strumenti che farete i giornalisti un domani».
L’incontro è cominciato con una dinamica carrellata di alcune delle storie più significative che Mastrolonardo e Bruno hanno raccolto nel loro, ormai popolare, saggio: Bill Adair, fondatore di PolitiFact il portale che verifica le dichiarazioni dei politici americani, Michael Van Poppel, il ragazzino prodigio che a 17 anni è entrato in possesso del prezioso video di Osama Bin Laden, ora fondatore e direttore del BNO News, Ory Okolloh, la avvocatessa keniana che si è inventata la piattaforma attualmente utilizzata per monitorare le sommosse post-elezioni nel mondo, Birgitta Jonsdottir, parlamentare islandese che ha deciso di fare del suo paese il paradiso della libertà di stampa, Julian Assange e la storia di Wikileaks fino al secondo prima che diventasse un caso planetario.
Perché tre erano le regole che si erano imposti prima di cominciare questa avventura: le storie dovevano essere personali, paradigmatiche e poco note.
E poi c’è la scimmia, colei che, giurano i suoi creatori, non ruberà il lavoro ai giornalisti, ma al contrario sarà in grado di collaborare con gli esseri umani per sviluppare insieme un diverso modo di fare giornalismo. Si tratta di un software in grado di scrivere autonomamente un articolo di cronaca sportiva (attualmente limitato al baseball), creando il titolo, inserendo la foto, utilizzando dati storici e, cosa ancora più sorprendente, essendo capace di scrivere un pezzo anche “politicamente orientato” a seconda del giornale al quale lo dovrà poi vendere.
Raffaele Mastrolonardo non si limita a raccontare. Le facce stupite del suo pubblico hanno bisogno di una dimostrazione, così il giornalista improvvisa una specie di Turing test (per vedere se la scimmia riesce ad ingannare l’astuto essere umano). Legge tre attacchi di cronaca sportiva riferiti alla stessa partita: due sono scritti da giornalisti in carne ed ossa, uno dalla scimmia-software: le differenze sono minime, ma la platea riesce ugualmente ad individuare l’articolo della macchina, anche se un certo sconcerto emerge dal chiacchiericcio che si alza in aula.
Possibile che un computer possa sostituire persino il lavoro del giornalista? Certo la macchina non commette errori, esegue calcoli molto complicati in poco tempo, è in grado di riscrivere un articolo all’ultimo secondo utile, ma sarà in grado di dare al pezzo quel tocco di colore che solo la penna umana fin’ora è riuscita a inserire in un articolo?
Il giornalista di effecinque ne dubita e lancia ai ragazzi una sfida avvincente: «I creatori della scimmia sono convinti che entro il 2020 vinceranno il Pulizer, io onestamente spero che lo vinciate voi!».
Marta Farruggia



Nicola Bruno - Raffaele Mastrolonardo
 La scimmia che vinse il Pulitzer.
Personaggi, avventure e (buone) notizie dal futuro dell’informazione,
Milano, Bruno Mondadori, 2011, 192 pp.
*link al blog lascimmiachevinseilpulitzer
**link al sito dell'agenzia effecinque 
____

1 commento:

Unknown ha detto...

Indubbiamente a molti di noi "scimpanzè" cresciuti sulla lettera 22, la scimmia procura non pochi brividi...
Resterà da vedere come se la caverà con la cronaca. E la politica... Avremo scimmie-giornaliste faziose?

Archivio blog

Copyright

Questo blog non può considerarsi un prodotto editoriale, ai sensi della legge n. 62/2001. Chi desidera riprodurre i testi qui pubblicati dovrà ricordarsi di segnalare la fonte con un link, nel pieno rispetto delle norme sul copyright.